La serie di processori AMD A6 rappresenta la soluzione intermedia per tutti i desktop dal prezzo contenuto ad alta integrazione.
Anteprima di Michele Braga
Articolo tratto da PC Professionale 247 di ottobre 2011
Sul numero di agosto abbiamo provato uno dei primi esemplari di Apu (Accelerated Processing Unit) AMD con Cpu e Gpu fuse in un unico pezzo di silicio. A distanza di qualche settimana l’intera linea di processori A8, A6 e A4 era già disponibile in volumi presso i principali punti vendita e in questa prova analizziamo il modello A6-3650, pensato per la fascia media del segmento economico.
Rispetto alla versione di punta A8-3850, questa unità a quattro core opera a frequenza inferiore così come minori sono le prestazioni grafiche di cui è capace. Per chi non avesse familiarità con la nuova generazione di processori AMD, il silicio di Llano è composto da un blocco Cpu di classe x86 con estensioni a 64 bit, da un blocco Gpu compatibile con le specifiche DirectX 11, da un controller Pci Express 2.0 (adatto per collegare una scheda grafica esterna), dal controller di memoria e da un modulo che opera da interfaccia con il resto del sistema.
Llano integra 4 core X86-64 e un Radeon HD.
Nell’attuale generazione di Apu con microarchitettura Llano, il silicio del blocco Cpu è ottenuto impiegando core di classe Stars, molto simili a quelli già utilizzati per i processori Phenom II. Le differenze più significative sono a carico delle cache, ovvero le piccole zone di memoria estremamente veloci, integrate vicino alla logica di calcolo e che operano da parcheggio temporaneo per dati e istruzioni. I core Llano dispongono di 1 Mbyte di cache di secondo livello (L2) dedicato contro i 512 Kbyte presenti sulle unità Stars originali impiegate nei Phenom II; è invece assente la cache di terzo livello (L3) di tipo condiviso. Questa, che è stata eliminata per fare posto al comparto grafico, avrebbe permesso una maggiore efficienza durante l’esecuzione di applicazioni a più thread poiché permette di conservare dati e istruzioni in modo che siano accessibili da tutti i core senza la necessità di copiare le informazioni nelle cache dedicate dei core. Se il vostro modello di lavoro prevede l’impiego di applicazioni di fascia alta che generano un carico di elaborazione elevato (il rendering video, il fotoritocco di livello professionale e calcolo numerico scientifico sono solo alcuni esempi) la mancanza della cache L3 potrebbe avere un impatto così significativo da vanificare tutte le altre ottime qualità di questo processore; come sempre, prima di scegliere, è bene sapere che tipo di applicazioni saranno eseguite più di frequente sul sistema. Il blocco Gpu utilizza l’architettura denominata Sumo derivata da quella delle Gpu economiche di classe desktop.
Il modello A6 per desktop dispone di 320 stream processor e 16 unità di texture organizzati 4 unità Simd (Single Instruction Multiple Data) che operano alla frequenza di 443 MHz. Il Radeon HD 6530D, questo è il nome che identifica il comparto grafico delle Apu di classe A6, implementa un’unità Simd in meno rispetto al Radeon HD 6550D dei processori A8. La progettazione modulare per unità Simd indipendenti (80 stream processor e 4 unità di texture dedicate) ha reso questo processo molto semplice.