Nonostante la diffusione sempre più massiccia di giochi multipiattaforma e la necessità , anche per l’utente Pc, di utilizzare ormai joypad in tutto e per tutto identici a quelli per console, è innegabile che, soprattutto per alcuni tipi di prodotti, il binomio mouse e tastiera risulti ancora la soluzione ideale.
È il caso, per esempio, degli sparatutto in prima persona dove la velocità e la precisione rappresentano ancora la discriminante per scegliere la periferica più adatta al proprio stile di gioco e alle proprie esigenze. In questi ultimi anni, inoltre, la professionalizzazione dei giocatori impegnati in tornei di livello mondiale come i noti World Cyber Games ha avuto, come conseguenza principale, una presenza sempre più significativa di sponsor e aziende produttrici che hanno utilizzato questi eventi come ideale palcoscenico di lancio per i loro dispositivi tecnologicamente più avanzati e performanti. In tale ottica il mouse riveste ancora un ruolo centrale perché è grazie ad esso che il giocatore può interagire con il videogioco. Da qui la necessità di avere a disposizione una periferica che sia affidabile, rapida, precisa e, allo stesso tempo, completamente personalizzabile.
Questa sorta di competizione ha portato, come prima conseguenza, un deciso innalzamento della risoluzione che in certi casi raggiunge addirittura la cifra ragguardevole di 5.700 dpi (dot per inch). Risultati impensabili fino a qualche anno fa e che, all’atto pratico, hanno più che altro un effetto impattante sul pubblico, piuttosto che una reale e sensibile variazione per quanto riguarda la giocabilità effettiva.
[Estratto dall’articolo pubblicato sul numero 227, in edicola dal 29 gennaio]