Il mercato dei navigatori portatili per auto sta attraversando una fase delicata: da un lato gli smartphone di ultima generazione e dall’altro i sistemi integrati per auto rischiano di schiacciare il settore dei Pnd (Portable Navigation Device) ponendo fine all’epoca d’oro che dura da ormai diversi anni.
Su queste pagine abbiamo più volte sottolineato come i Pnd abbiano comunque dei vantaggi rispetto alla concorrenza: sono dispositivi pensati per l’utilizzo in auto, il che li rende indubbiamente più ergonomici rispetto alla maggior parte dei telefoni adattati allo scopo, e possono essere trasportati da una vettura all’atra o utilizzati per la navigazione pedonale, cosa impossibile per le soluzioni integrate a bordo dell’auto. L’avvento di iPhone e degli altri telefoni touch con ampi schermi ha però in parte ridotto questo vantaggio, tanto che tra le applicazioni più scaricate dall’iTunes Store vi sono proprio i software di navigazione assistita. Per arginare questo fenomeno, i produttori di Pnd si stanno focalizzando su due segmenti di mercato: in primo luogo puntano sui dispositivi entry-level, il cui prezzo di ingresso è ormai sceso sotto i 100 euro, per attrarre gli utenti meno esperti che desiderano innanzitutto un’esperienza out-of-the-box ancora impensabile sui telefoni cellulari. La seconda fascia di mercato su cui si concentrano è quella dei navigatori portatili di fascia alta, che mirano a surclassare il cellulare in termini di esperienza d’uso e funzioni evolute.
Un passaggio chiave per contrastare la navigazione su telefonino è fornire i Pnd di connettività a Internet. Tramite l’accesso alla Rete, il navigatore può effettuare ricerca dei punti di interesse, aggiornare lo stato del traffico, inviare e ricevere in tempo reale le coordinate di longitudine e latitudine, tutte funzioni che un cellulare è in grado di offrire in modo nativo. Disporre di informazioni reperite in tempo reale sulla rete lascia spazio a una serie di applicazioni limitate solo dalla fantasia degli sviluppatori. Pensiamo ad esempio alla ricerca di punti di interesse: oltre che all’ubicazione della sala cinematografica o del teatro più vicino, l’utente può visualizzare gli orari degli spettacoli e persino la disponibilità di posti in sala. In linea teorica sarebbe possibile anche la prenotazione dei posti direttamente da Pnd. Con lo stesso principio si può interagire con alberghi e parcheggi, rendendo la navigazione realmente interattiva.
La connessione a Internet migliora inoltre l’esperienza di guida lungo il tragitto: oltre a fornire un’alternativa più affidabile all’ormai obsoleto Tmc per la ricezione di informazioni sulla viabilità , consente di disporre di informazioni meteorologiche e di aggiornare le postazioni autovelox. Altro campo dal potenziale elevato è l’interazione con i social network: inviando e ricevendo le proprie coordinate in tempo reale si possono rintracciare e raggiungere amici e colleghi direttamente dal navigatore portatile. (…)
[Estratto dall’articolo pubblicato sul numero 229, in edicola dal 27 marzo]