Il mondo informatico è costellato di falsi miti e leggende metropolitane. Ecco la guida che sfata i luoghi comuni e spiega il perché di strane
curiosità .
Di Davide Piumetti
In ogni ambito, dal più serio e culturalmente elevato e credibile a quelli normalmente meno formali, esistono particolari racconti, storie o episodi immaginari che vengono puntualmente confusi con la realtà . Storie, più o meno credibili, create per qualche motivo non meglio precisato e che, nel corso degli anni, diventano “vere” per il solo fatto di essere continuamente ripetute e raccontate. Il nome che spesso si utilizza per descrivere queste storie è “falsi miti” o “leggende metropolitane”.
L’informatica, scienza che dovrebbe spesso porsi al di sopra di dicerie e fatti non accuratamente provati, non è immune a queste storie; che l’hanno accompagnata fin dai primi passi della sua evoluzione e che spesso hanno condizionato utenti e possibili acquirenti di molte nuove tecnologie. Data la scarsa conoscenza dall’argomento, soprattutto a cavallo dell’esplosione culturale dei personal computer, molte dicerie sono pian piano state accettate come verità assolute, andando a creare delle storie ritenute vere anche oggi da moltissimi utenti.
Nel seguito vogliamo approfondire l’argomento passando in rassegna molte di queste leggende, offrendovi uno scorcio di realtà oggettiva in mezzo a moltissime dicerie. Insieme a questi elementi vogliamo proporre una serie di curiosità legate all’informatica, stranezze e particolarità di un segmento della scienza che possono aiutare a comprendere come l’evoluzione del settore sia in continua crescita e che le previsioni o affermazioni fatte da alcuni luminari ed esperti solo pochi anni fa possono dimostrarsi completamente errate.
(Estratto dall’articolo pubblicato sul numero 233 – agosto 2010)