Vi presentiamo una serie di consigli, dai più semplici a quelli più radicali, per sfruttare al meglio il vostro notebook, per aumentarne la velocità o espanderne le funzioni. Dal miglioramento dell’autonomia ai suggerimenti per le vacanze, ecco cosa c’è da sapere.
Di Pasquale Bruno
Appena comprato il nuovo notebook spesso si precipita nel vortice dell’installazione di quante più applicazioni possibili, magari a lungo negate, per vedere quanto è veloce il nuovo acquisto. Segue un periodo di sfruttamento più o meno intenso, al quale subentra dopo alcuni mesi qualche perplessità sulla sua reale velocità operativa o peggio sulla stabilità . Il fatto è che con il passare del tempo i dati sul disco tendono a frammentarsi, qualche vecchia applicazione lascia dei rimasugli qua e là , specie nel registro di Windows, e magari alcune librerie di sistema vengono sostituite in maniera non proprio ortodossa. Andando più in là con il tempo potrebbe sorgere un problema ben più grave: la batteria non mantiene la carica. È un processo inevitabile, tutte le batterie hanno una durata limitata, ma con qualche accorgimento è possibile prolungarne la vita, se adottato in tempo.
Per questo e per molti altri fattori vi presentiamo una serie di accorgimenti per migliorare il vostro rapporto con il computer portatile, in particolare se volete portarlo con voi durante le vacanze.
Il primo consiglio, meno ovvio di quello che potrebbe sembrare, è dotarsi subito di una borsa adeguata, o almeno di una semplice custodia in neoprene. Oltre a proteggere il notebook dagli urti, dalla polvere e dai graffi, permette di nascondere alla vista il proprio notebook, spesso oggetto di furti proprio durante i viaggi di lavoro e di piacere. Per la sua natura di oggetto trasportabile, un notebook è poi particolarmente esposto agli urti e ai danneggiamenti. Passate le prime settimane in cui si riempie di mille attenzioni il nuovo acquisto, col tempo le precauzioni spesso vengono meno e si tende a trattare il computer con meno riguardo. In realtà resta un oggetto estremamente fragile, soprattutto per quanto riguarda il display e il disco fisso, particolarmente sensibili agli shock.
Per quanto riguarda le prestazioni, il punto fondamentale è che i dischi da 2,5″ dei notebook sono molto meno veloci rispetto ai modelli da 3,5″ utilizzati sui Pc desktop, esclusi naturalmente i dischi Ssd. I modelli tradizionali sono oggi il collo di bottiglia per quanto riguarda le prestazioni, molto meno rispetto alle Cpu, che con i Core i3 o Core i5 di Intel hanno raggiunto delle vette impensabili rispetto ai Core 2 Duo di precedente generazione. Se volete sostituire il vostro disco, lento e poco capiente, con nuovo modello Ssd, in queste pagine vi spieghiamo come fare. Iniziamo però con gli accorgimenti più semplici e alla portata di tutti, per proseguire poi con quelli più impegnativi.
(Estratto dall’articolo pubblicato sul numero 233 – agosto 2010)