To kindle in Inglese significa accendere l’entusiasmo, infiammare e, in effetti, l’aggeggino di Amazon ci ha fatto scalpitare. Com’è dunque il Kindle di Amazon? Ce lo siamo chiesto anche noi, senza voler aspettare la risposta, così un Kindle 3, acquistato su amazon.com, è sbarcato dagli Stati Uniti la settimana scorsa con un volo Dhl, e ha navigato intensamente sui mezzi pubblici di Milano. Vediamo come ha tenuto fede alle aspettative.
Partiamo dalle aspettative, perché il Kindle non è stato richiesto al produttore per la recensione, come più spesso accade, ma acquistato. Come con tutti i gadget che ci mostra l’amico di turno, la prima domanda a cui rispondere è quindi perché hai scelto proprio questo?
Le motivazioni
Il Kindle è un libro elettronico, ossia uno strumento per presentare il testo in modo chiaro e leggibile come sulla carta. Lo schermo si legge tanto meglio quanto più è illuminato e dà il meglio anche all’aperto, su una panchina nel pieno sole di agosto. A dispetto delle promesse fallaci di gadget sempre connessi (ma illeggibili nella luce intensa e poco fruibili come strumenti di informazione e lettura) questo vantaggio ha pesato sulle motivazioni di acquisto, un po’ sulla scia di questa pubblicità del Kindle
La seconda motivazione era la speranza di sfruttare meglio il tempo spedendo offline gli articoli più lunghi trovati sul web. Saggi interessanti, come questo punto di vista di Paul Graham sul rapporto fra Apple e sviluppatori o questa spiegazione degli errori di Yahoo sono ardui da leggere al computer quando non c’è il tempo e la concentrazione dovrebbe essere altrove.
La terza motivazione è ergonomica: può capitare di leggere un libro appoggiato su un leggio in biblioteca, nella posizione in cui di solito sta lo schermo del laptop, può essere anche comodo, ma è molto più comune leggere su una poltrona, una panchina, su un divano.
Se quello che abbiamo espresso si applica a tutti i libri elettronici, il Kindle è unico perché a poco più di centoquaranta euro (189 dollari) offre anche una connettività senza precedenti, non solo WiFi, ma anche 3G. Si può usare la connessione 3G per acquistare, ma anche altro, come vedremo meglio più avanti.
Infine, il cool factor non va dimenticato. Avere un oggetto del desiderio, senza impegnarsi più di quanto richiede un lettore mp3 aiuta a premere il grilletto sulla carta di credito.
Come ha risposto alle aspettative il Kindle lo vedremo al momento di tirare le conclusioni.
Com’è fatto il kindle
La tecnologia e-ink nasce nel 1997 al famoso Media Lab del MIT. Subito nasce una startup per trarne vantaggio e produrre display. La richiesta di questi display, dal consumo particolarmente basso, comincia a volare grazie a due prodotti: il Sony Reader e il Kindle di Amazon. Il consumo dei display è così basso che il display resta perfettamente leggibile anche rimuovendo la batteria, come ha scoperto ifixit.com.
La leggibilità è eccellente, anche ad angoli di lettura estremi perché la tecnologia del display non si basa sulla retroilluminazione, ma sulla riflettenza dei pixel, come mostra l’articolo di Wikipedia in Inglese che parla di e-ink. Dato che non serve illuminazione posteriore, non solo le batterie durano fino a un mese, secondo Amazon, ma la leggibilità è simile a quella della carta.
Confrontando direttamente il manuale in formato cartaceo con la versione elettronica, si vede che la differenza c’è, ma è accettabile. Se mai, il Kindle ha bisogno di più luce di quella che serve per leggere un libro, insomma si finisce per cercare i punti più in luce nelle vetture del metrò, invece di nascondersi verso l’ombra.
Un difetto notevole degli schermi a inchiostro elettronico è la lentezza. Se questo li rende totalmente inadatti per la realizzazione di giochi, esclusi gli scacchi o giochi simili, per un libro elettronico il problema è secondario, caso mai si nota la lentezza navigando, su pagine che cambiano spesso.
Lo schermo non è sensibile al tocco, ma tutti quelli a cui ho mostrato l’oggetto hanno cercato di girare le pagine muovendo le dita sullo schermo. Curiosamente questo gesto è ormai cablato nelle aspettative del pubblico, un fenomeno interessante perché riguarda persone di qualsiasi livello di conoscenza tecnologica. Lo strumento si manovra con due pulsantoni laterali: pagina avanti e indietro, ma un product manager dovrebbe prendere nota: se tutti si aspettano che un prodotto abbia una funzione deve averla prima o poi.
C’è una piccola tastiera nella parte inferiore, con cui si possono prendere appunti e scrivere brevi testi. La tastiera è piuttosto dura e quasi quasi fa rimpiangere quella di un Nokia E71, ma per annotazioni e tweet è più che sufficiente. Un altro problema veniale è che i simboli sui tasti sono scritti con un inchiostro non bianco, quindi per vedere bene i tasti bisogna essere in luce favorevole. La tastiera prende l’insufficienza più grave per la mancanza di caratteri italiani: non c’è speranza di scrivere un testo con vocali accentate. Abbiamo segnalato il problema al feedback di Amazon e non resta che sperare che una prossima release del software aggiorni la tastiera. Un tastino dedicato fa apparire un menu di simboli, ma si tratta di caratteri grafici non nazionali. La maggior parte dellle applicazioni del Kindle sono scritte in Java, con un ambiente operativo J2me (Java 2 micro edition). Non ci sono scusanti per il mancato supporto all’internazionalizzazione, perché l’ambiente operativo non pone limiti. Il kernel su cui poggia l’ambiente operativo è una versione di Linux.
Cosa c’è dentro un Kindle (in Inglese)
La scheda 3G è sicuramente la caratteristica saliente, che distingue il Kindle da un lettore di libri di qualsiasi altro produttore. Grazie alla connessione 3G si può sfogliare il catalogo di Amazon dovunque ci si trovi – panchina, spiaggia o metrò – e ordinare un libro sul momento. Dato che nel catalogo sono presenti diversi libri a costo zero, quelli per cui è scaduto il copyright, ci siamo fatti una discreta collezione di classici in Inglese, dall’intraducibile Alice in Wonderland, pieno di giochi di parole che fanno fare doppi salti carpiati ai traduttori, a Treasure Island, a Pride and Prejudice. In tutti questi casi, la promessa di una consegna in un minuto è stata più che mantenuta. La scheda 3G non richiede abbonamento: l’abbonamento lo ha Amazon.
Che effetto fa usarlo
Il setup del Kindle è semplice. Se lo si è comprato sul sito di Amazon arriva già registrato e configurato correttamente. La registrazione assegna al Kindle un indirizzo di posta che può essere utilizzato per inviare documenti sulla rete senza fili. Il secondo passo è configurare la connessione WiFi di casa e il Kindle è pronto.
Fisicamente il Kindle è sottile come una matita e abbastanza leggero: 230 grammi, poco meno di un libro in formato tascabile di 200 pagine. La finitura esterna è in una plastica morbida con un effetto gommoso. Insomma, il Kindle si maneggia con grande leggerezza e non affatica le mani più di un libro.
Le cose cambiano un pochettino con la custodia in pelle creata da amazon, che aggiunge 165 grammi, portando il Kindle al peso e allo spessore di un’agenda rilegata. Va detto però che la sottigliezza del Kindle è quasi un ostacolo nel maneggiarlo. La custodia di Amazon ha il pregio di aumentare la somiglianza con un libro e e essere facile da aprire e chiudere quando arriva la fermata giusta, più facile da usare di una busta. Se non lo si porta in giro, il Kindle è piacevole da usare senza protezione e basta una bustina per tenerlo al sicuro quando non è usato, per esempio una busta per la spedizione di Cd.
L’interazione con la macchina avviene con un pulsante direzionale, con un clic centrale, come quello che amiamo pochissimo sui telefoni Nokia. Il tastone di navigazione serve a spostare il cursore fra pulsanti e link con un modello di interazione simile a quello di un browser.
Quando si legge, si può spostare il cursore su una parola e avere accesso immediato al dizionario inglese in un piccolo popup espandibile. Il dizionario è l’Oxford Dictionary, in versione britannica e americana. Avere il dizionario sempre a portata di mano aumenta il piacere e la velocità di lettura. Naturalmente, si tratta di un dizionario inglese in Inglese, quindi occorre una conoscenza di base della lingua.
Il tasto Home permette di ritrovare la schermata di avvio, un elenco dei documenti caricati sul Kindle. Il tasto Menu attiva il menu pertinente al contesto. Nel menu principale. Il terzo tasto oversize è back, che permette di navigare a ritroso attraverso i documenti.
Il tasto di movimenti permette anche di selezionare ritagli di testo. Un clic sul testo inizia a selezionare frammenti di frase. Un altro clic termina la selezione. I ritagli sono conservati in un libro, che appare come My Clippings.
La navigazione attraverso le pagine avviene con i tastoni presenti sul fianco destro e sinistro. Il maggiore di questi va alla pagina successiva, il più piccolo alla pagina precedente.
Ci sono decine di scorciatoie da tastiera che permettono di velocizzare le funzioni della macchina. Su Internet si trova una lista molto esauriente nelle pagine di un Igor Skochinsky, che è riuscito anche a aprirsi una shell di root sul kernel Linux che anima il Kindle. C’è anche un un libro scaricabile in formato Kindle molto interessante per gli aspiranti power user.
Cosa si può fare col Kindle
Ovviamente la funzione principale del Kindle è la lettura di testi, la prima domanda, quindi, è quante opzioni ci sono a disposizione per rifornirsi.
La prima possibilità , quella favorita dal software, è l’acquisto di libri sul portale americano di Amazon, con consegna attraverso la connessione senza fili 3G. Come abbiamo rilevato ci sono anche parecchi titoli a costo zero. Non sono ancora molti i libri in lingua italiana. Amazon pubblica dei libri in Italiano di pubblico dominio, probabilmente presi dal progetto Gutemberg, facendo pagare un’edizione dei Promessi Sposi o della Divina Commedia tre dollari e mezzo. Per avere un elenco dei libri in Italiano, basta cercare italiano sul Kindle Store.
Su Amazon troviamo anche giornali italiani, in edizione Kindle, fra cui La Stampa. La consegna è alle sette di mattina e il prezzo al mese è un centesimo meno di venti euro.
L’abbonamento a blog e feed Rss, non è fornito da Amazon ai lettori italiani, così come non si riescono a scaricare i giochi, come Scarabeo, che cominciano a apparire nel negozio. Ci sono siti che impacchettano in formato mobi un feed Rss per il trasferimento manuale sul lettore.
Su internet si trovano anche libri in formato ebook. Ci sono diversi formati di file pubblici. Il formato del Kindle è proprietario, ma è una variazione del formato mobi e può essere convertito nel formato mobi con poche righe di Python. Google libri sta mettendo a disposizione sempre più libri anche in formato integrale e parecchi dei libri su Google books possono essere scaricati integralmente in formato epub e convertiti con Calibre, come spiegato in questo blog. Esiste anche un servizio che estrae libri da Google books e li spedisce via mail in formato Kindle.
Per la conversione di altri formati, il programma più potente e flessibile a disposizione è Calibre, fortunatamente un’applicazione open source distribuita con licenza Gpl.
i documenti possono arrivare sul Kindle in tantissimi modi. Il più semplice è attraverso la connessione Usb, copiando i file nella cartella dei documenti, come in una qualsiasi memoria Usb.
Si possono inviare documenti al Kindle per posta elettronica allegandoli a un messaggio. I formati di documento supportati per la conversione sono principalmente .doc e .pdf, il formato .docx è supportato in via sperimentale. Il servizio di conversione permette di scegliere se inviare i documenti su connessione WiFi gratuitamente o su connessione 3G con una tariffa di 99 centesimi a megabyte per il servizio. Nel primo caso, l’indirizzo di email da usare è tizioz@free.kindle.com, nel secondo tizio@kindle.com Ci si può proteggere da abusi impostando una lista di indirizzi autorizzati all’invio di documenti e un limite di spesa per il trasferimento.
Il servizio di consegna si paga perché il contratto per la connettività 3g è di Amazon. Chi compra il Kindle non deve stipulare nessun contratto con un fornitore di connettività . Naturalmente, Amazon controlla l’uso della connessione limitando la navigazione ai siti approvati, che sono il negozio di Amazon e Wikipedia.
Il Kindle permette anche di partecipare a reti sociali. I ritagli, a cui abbiamo accennato prima, possono essere inviati a Twitter e Facebook con un commento. Ecco un esempio di tweet basato sul ritaglio di un libro. Si può anche mandare un tweet legato a un documento personale, di fatto usando Amazon per inviare tweet.
Quando si è connessi a una rete WiFi si può navigare con il browser integrato. Per le caratteristiche del display i siti più semplici sono più facili da leggere. La velocità è abbastanza buona, ma il browser, basato su WebKit come Safari, Chrome e il browser Nokia, è ancora sperimentale.
Sul Kindle si possono anche scaricare mp3, ma il supporto è rudimentale: la playlist viene suonata in ordine di caricamento e gli unici controlli a disposizione sono il tasto Alt-spazio per avviare la riproduzione e Alt-F per passare al brano successivo. Non c’è modo di vedere la lista dei brani e altre informazioni. Dato che Amazon è un archivio gigantesco di Cd e mp3, ci si può aspettare che qualcosa cambi da quel punto di vista, ma per ora il supporto alla musica resta nella sezione experimental.
Infine, menzioniamo il lettore di schermo, che legge testi in Inglese con voce maschile o femminile e una pronuncia abbastanza corretta. Può essere un gadget interessante per continuare la lettura durante la guida o per scoprire la pronuncia di certe parole. La guida vocale si può configurare in modo da rendere il Kindle uno strumento utile per un cieco, purché di lingua Inglese.
Una recensione molto interessante dal punto di vista di cosa si può fare col Kindle si trova su Wired, mentre un’altra recensione interessante è quella dell’autore di Instapaper.
Conclusione
Siamo al momento di tirare le fila di quanto le promesse sono state mantenute e di osservare cosa è cambiato con il Kindle, magari identificando quali sono i problemi che trovano una soluzione con il Kindle.
In primo luogo un commento personale: da quando ho il Kindle non perdo tempo a leggere documenti lunghi, li invio a Instapaper man mano che li trovo e li scarico sul Kindle nel formato nativo prima di iniziare il viaggio di ritorno. Poi succede che diversi testi sono saltati dopo poche righe e dallo scaffale virtuale scende un classico di narrativa. Sicuramente questo cambiamento è benvenuto. è semplice navigare nei diversi capitoli che compongono il libro che instapaper confeziona con i documenti che abbiamo raggruppato: basta premere la freccia a destra o sinistra sul tasto di navigazione. Il tasto centrale, invece, richiama l’indice dei documenti.
Un altro effetto del Kindle è che, come era atteso, il cellulare viene utilizzato solo per chiamare senza più la tentazione di guardare la posta o fare un giro su Twitter per vedere che c’è di nuovo (o meglio non riuscire a vederlo bene). Se il tempo passato sul cellulare è soprattutto frustrante,il tempo passato col Kindle è proficuo.
Nella navigazione da postazione fissa Instapaper fa la parte del leone, sia con la bookmarklet che riformatta la maggior parte delle pagine web come pagine di libro, sia con il servizio di archiviazione dei bookmark e download in formato Kindle. Un altro add-on molto utilizzato è Readability, che dà una resa molto pulita della pagina (provate la resa di questa pagina, per esempio) ed è disponibile come estensione per Chrome, il browser più magro e scattante sul nostro destkop, con eccezione del Mac, che resta dominio di Safari.
Nell’epoca delle mille microinterrruzioni e di Twitter, uno strumento come il Kindle dedicato a un singolo compito, come un cucchiaio, pone un argine apprezzato al pensiero divergente e all’uso passivo e immersivo di internet, a cui talvolta non si riesce a resistere. Leggere è pur sempre fruire contenuti, ma non è un’immersione passiva simile a quella della TV: leggere è lavoro attivo.
Naturalmente, leggere libri non è un’invenzione di questo secolo, ma i tempi di oggi hanno portato grandi quantità di testo, che non sono nate su carta e forse non ci finiscono mai, come le specifiche di Html5. Si tratta anche di testi volatili, con una durata al massimo di qualche anno, a volte un’utilità limitata a qualche mese. Il Kindle può essere un’alternativa all’investimeno in stampanti laser e toner, dando per scontato che studiare un testo al computer è poco efficace. Meglio dirottare questi testi su un Kindle, mentre,naturalmente, resta sempre meglio leggere libri quando il libro è a disposizione e vale la carta su cui è stampato.
Un problema che il Kindle risolve brillantemente è la consegna di documenti in un supporto leggibile a persone in viaggio. Se un amministratore delegato vuole avere una copia di un contratto in un paese qualsiasi fra i cento coperti da Amazon o un venditore deve avere una versione aggiornata del listino senza tornare in ufficio, il Kindle può essere una soluzione brillante, addirittura si possono anche condividere le annotazioni al testo su un account Facebook usando la rete 3G.
Il prezzo in Italia, purtroppo, è molto meno conveniente che negli Stati Uniti, perché trasporto e diritti doganali fanno salire il prezzo a duecento euro, ma purtroppo i siti europei di Amazon, in Inghilterra, Francia e Germania non accettano ordini per gli altri paesi europei. La consegna è stata velocissima, una volta che la produzione è riuscita a sfornare l’oggetto, solo due giorni in transito.