Scopriamo come una gestione intelligente e l’automazione dello spazio abitativo possono migliorare la vivibilità e mettere sotto controllo i consumi.
di Michele Braga
La parola domotica deriva dalla congiunzione di due parole greche: domos e titemi, che significano rispettivamente casa e ordinare. Inoltre il suffisso greco titos indica le discipline di applicazione e quindi il significato finale della parola domotica è quello di ordinare la casa. L’essere umano da sempre svolge l’attività di ordinare e organizzare il proprio spazio abitativo e quindi la domotica esiste da sempre; oggi questo vocabolo si è affermato come neologismo che richiama le nuove tecnologie applicate alla gestione della casa. La domotica rappresenta quindi un approccio moderno di governare la casa sfruttando i più recenti strumenti tecnologici. L’adozione di un sistema integrato che permette di far convergere in un unico sistema di controllo tutti gli aspetti di funzionamento di un’abitazione ha lo scopo principale di fornire ai proprietari una migliore vivibilità degli ambienti e un livello di comfort superiore alla media. In secondo luogo, ma non meno importante, una gestione centralizzata abilita nuove possibilità di controllo dei consumi permettendo di ridurre gli sprechi e di ottimizzare le risorse disponibili. La domotica oltre a rappresentare un modo diverso di vivere la propria abitazione ha risvolti molto interessanti per quanto riguarda il miglioramento della qualità della vita per le persone disabili o per gli anziani. Attraverso una progettazione e installazione mirata è possibile infatti rendere più semplice l’esecuzione di alcune operazioni che, in caso di deficit funzionali del corpo, possono risultare estremamente faticose o impossibili da eseguire in mancanza di assistenza da parte di un’altra persona. In questo articolo vediamo quali obiettivi si prefigge l’automazione domestica moderna e analizziamo qual è la struttura e organizzazione delle funzioni in un unico impianto integrato. L’offerta di mercato è in continua evoluzione e ampliamento, a beneficio sia dei costi sia delle funzioni che possono essere implementate. Purtroppo i luoghi comuni sulla domotica sono ancora molti e spesso si finisce per ignorare l’argomento, convinti che l’installazione di un sistema di gestione avanzato della casa implichi un costo così elevato che solo le persone più ricche possono permettersi come sfizio.
Gli impianti di gestione automatizzata di tipo domestico sono derivati dallo sviluppo delle soluzioni su larga scala per complessi di uffici e spazi industriali. Tuttavia oggi la domotica su piccola scala si evolve parallelamente con soluzioni sempre più specifiche e mirate alla vita domestica. Tutti i principali produttori di apparecchi per gli impianti elettrici (Bticino, Gewiss, Vimar sono solo alcuni) dispongono di linee di prodotti ad hoc per la realizzazione di soluzioni complete oppure per integrare un impianto già esistente anche di tipo tradizionale. Oltre a questi produttori sono tantissime le aziende che, grazie anche alla presenza di standard aperti, propongono sul mercato dispositivi per assolvere a funzioni specifiche da inserire in un impianto esistente.
Grazie alla diffusione di dispositivi sempre più facili da configurare e legati in modo stretto anche al mondo informatico è possibile anche per l’utente finale implementare da solo alcune funzioni domotiche di base. Tuttavia è sempre doveroso ricordare che la legge impone stretti vincoli di sicurezza sugli impianti delle abitazioni ed è quindi bene affidarsi a un installatore specializzato quando sono richiesti interventi sugli impianti di base come quello elettrico, quello dell’acqua e quello del gas.
(Estratto dall’articolo pubblicato sul numero 235 – ottobre 2010)