“I telefonini che avevamo nelle nostre tasche sono diventati potenti come dei supercomputer e stanno cambiando il nostro modo di vivere, oggi possiamo fare cose che credevamo possibili solo nei mondo di Star Trek: guardare un video su YouTube, scattare una foto e girarla all’istante ai nostri amici”.
Commenta così sul blog Larry Page, Ceo di Google, l’acquisizione di Motorola Mobility, costata ben 12,5 miliardi di dollari, e da oggi ufficialmente conclusa, dopo che anche la Cina ha dato il suo benestare all’operazione.
Come ricorda con orgoglio il Ceo di Google, Motorola è un marchio storico della tecnologia made in USA, che ha guidato prima la rivoluzione nel campo dei processori e poi quella nel settore mobile. Era targato Motorola il primo cellulare della storia, lo StarTAC degli anni 80, ed era Motorola il RAZR che nel 2004 inaugurò la stagione dei telefonini di design e di facile uso. E in tempi più recenti il gruppo è stato tra i primi a scommettere sulla piattaforma Android di Google.
Alla guida di Motorola Mobility ci sarà ora Dennis Woodside nominato Ceo della divisione. Spetterà a lui progettare modelli innovativi di smartphone e tablet comportandosi come qualsiasi altra società licenziataria del sistema operativo Android.
Finora Google non ci ha guadagnato molto dalla sua piattaforma operativa: 600 milioni dollari nel 2011, briciole a confronto dei 33 miliardi di dollari realizzati da Apple con iPhone e iPad. Ma da oggi, come fa notare Business Week, il gruppo di Mountain View diventa anche un produttore di hardware e dovrà confrontarsi con logiche diverse da quelle di una Internet company.