Stamattina i dipendenti Apple hanno ricevuto un’e-mail del CEO Tim Cook a proposito del caso che oppone l’azienda al Governo degli Stati Uniti.
Ecco il testo tradotto:
«Team,
La settimana scorsa abbiamo chiesto ai nostri clienti e a tutte le persone che vivono negli Stati Uniti di partecipare ad un dialogo pubblico su importanti problemi che il nostro Paese si trova ad affrontare. Ad una settimana dalla pubblicazione di quella lettera, sono soddisfatto dei pensieri e delle parole ricevute, così come mi fa incredibilmente piacere il sostegno che abbiamo ricevuto da tutta l’America.
Come individui e come azienda non dobbiamo avere alcuna tolleranza o simpatia per i terroristi. Quando questi commettono atti indicibili, e mi riferisco ai tragici attentati come quello di San Bernardino, è nostro dovere lavorare per aiutare le autorità che cercando la verità e vogliono giustizia per le vittime. E questo è esattamente quello che abbiamo fatto.
Questo caso rappresenta molto di più di un singolo telefono o di una singola indagine, ecco perché quando abbiamo ricevuto l’ordine del Governo non potevamo accettare in silenzio. La posta in gioco è la sicurezza dei dati di centinaia di milioni di persone che rispettano la legge, e obbedendo a quello che ci è stato chiesto avremmo stabilito un pericoloso precedente che minaccia le libertà civili di tutti.
Come sapete, usiamo la crittografia per proteggere i nostri clienti – i cui dati sono giorno dopo giorno sotto assedio. Lavoriamo duramente per migliorare la sicurezza di ogni versione del software, perché le minacce sono sempre più frequenti e diventano con il passare del tempo sempre più sofisticate.
Alcuni vorrebbero che ripristinassimo i criteri di sicurezza di iOS 7, un sistema operativo che abbiamo rilasciato due anni fa. Questo perché con iOS 8 abbiamo iniziato ad usare la crittografia dei dati in modo tale che nemmeno lo stesso iPhone è in grado di leggere, senza codice di accesso dell’utente, i nostri dati personali. In caso di furto o smarrimento le conversazioni, le informazioni finanziarie e i dati relativi alla nostra salute sono molto più al sicuro. Riportare indietro l’orologio cancellando questi progressi fatti in favore della sicurezza dei dati sarebbe davvero una pessima idea.
I nostri concittadini lo sanno, e sono tutti d’accordo. Durante la scorsa settimana ho ricevuto i messaggi di migliaia di persone in tutti i e 50 gli Stati, e la stragrande maggioranza ci hanno scritto per esprimere il loro forte sostegno. Una e-mail arrivava da un giovane sviluppatore di app di soli 13 anni, che ci ha ringraziato quello che facciamo per proteggere “tutte le generazioni future.” E come lui mi ha scritto un trentenne veterano dell’esercito che mi ha detto, “Come la mia libertà , anche la mia privacy la considero preziosa come un tesoro.”
Ho anche sentito da molti di voi e sono particolarmente grato per il vostro sostegno.
Molte persone hanno ancora domande su questo caso e vogliamo fare in modo che tutti capiscono i fatti. Quindi oggi pubblichiamo una serie di risposte per fornire ulteriori informazioni su questo problema. Vi incoraggio a leggerle.
Apple è una società americana. Non ci sentiamo a nostro agio a mantenere una posizione contraria al Governo in un caso dove la libertà è al centro di tutto, la stessa libertà che il Governo è destinato a proteggere.
Il nostro Paese è sempre stato più forte quando ci riuniamo. Crediamo che sia meglio che il governo ritiri le sue richieste e, come alcuni al Congresso hanno proposto, sia opportuno ormai formare una commissione sulla tecnologia e sulle libertà civili per discutere le implicazioni dell’applicazione della legge su temi come la sicurezza nazionale, la privacy e le libertà personali. Apple parteciperebbe volentieri.
La gente si fida di Apple per ci sceglie perché vuole che i suoi dati stiano al sicuro, perchè i dati sono un elemento sempre più importante della vita di tutti. E voi tutti fate un lavoro incredibile proteggendo questi dati con le caratteristiche che inseriamo progettando ogni giorno i nostri prodotti. Grazie.
Tim»
In una parte dell’e-mail sembra che si apra uno spiraglio alla collaborazione col Governo nel formare una commissione per discutere insieme, ma si profila uno scontro duro e lungo.
Sul sito della Apple è stata pubblicata una FAQ.