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Meta chiede all’UE di allentare le leggi sull’intelligenza artificiale

Martina Pedretti | 20 Settembre 2024

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Meta e varie aziende sollecitano l’Unione Europea a ridurre le restrizioni normative sull’intelligenza artificiale.

Intelligenza artificiale: Meta chiede all’UE di allentare le regolamentazioni

Meta, insieme a diverse organizzazioni, ha recentemente rivolto un appello all’Unione Europea affinché allenti le regolamentazioni sull’intelligenza artificiale (IA). Mark Zuckerberg, CEO di Meta, è tra i 49 firmatari di una lettera aperta che esorta l’UE a ridurre la burocrazia, per evitare che il continente rimanga indietro nella competizione globale sull’IA.

Il documento, firmato da aziende, ricercatori e istituzioni legate all’intelligenza artificiale, sottolinea come l’Europa stia perdendo competitività rispetto ad altre zone del mondo. Così facendo il rischio è quello di rimanere ulteriormente indietro in questo settore strategico.

Le rigide normative europee, in particolare quelle del Digital Markets Act, che richiedono il consenso esplicito degli utenti per l’utilizzo dei loro dati, hanno rallentato l’adozione e lo sviluppo di progetti legati all’IA.

Un esempio concreto è rappresentato da Meta, che ha dovuto posticipare il lancio del suo chatbot AI in Europa. Invece altre zone hanno potuto accedere a questi strumenti mesi prima. A giugno, l’UE ha chiesto a Meta di introdurre un’opzione di esclusione per gli utenti europei, in linea con il “Diritto di opposizione” sancito dalle normative dell’UE. Questo impedisce che i dati siano utilizzati per l’addestramento di sistemi di IA.

Secondo Nick Clegg, responsabile degli affari globali di Meta, l’Unione Europea deve fare di più per colmare il divario con gli USA nello sviluppo di tecnologie avanzate.

I firmatari della lettera sostengono che l’UE è di fronte a una scelta cruciale. Dovrà permettere che l’innovazione dell’IA avvenga alla stessa velocità di altre regioni, oppure continuare su una strada che rischia di bloccare il progresso.

Se l’UE non si adatta rapidamente, gli europei potrebbero perdere l’accesso a tecnologie di punta, con conseguenze negative per il futuro tecnologico del continente. Basti pensare a come Apple Intelligence tarderà ad arrivare nel nostro continente proprio per questo motivo.