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Meta sta sviluppando una mano robotica che replica il tatto umano

Martina Pedretti | 6 Novembre 2024

intelligenza artificiale meta

Meta sviluppa una mano robotica che ha la capacità di sentire e toccare, grazie a sensori avanzati, proprio come un essere umano

Meta sta sviluppando una mano robotica in grado di toccare e percepire come gli umani, segnando un traguardo importante nel campo dell’intelligenza artificiale.

Collaborando con GelSight e Wonik Robotics, l’azienda punta a produrre sensori tattili avanzati, in grado di dare ai robot la capacità di interagire con il mondo fisico con sensibilità simile a quella umana. Alla base di questo progetto c’è la convinzione che, per rendere i robot realmente utili, sia fondamentale dotarli di una comprensione “fisica” del mondo, così che possano svolgere mansioni in modo naturale e sicuro accanto alle persone.

Al centro di questa nuova tecnologia troviamo Meta Digit 360, un sensore a forma di polpastrello che cattura informazioni tattili con una precisione paragonabile a quella umana. Prodotto da GelSight, il sensore della mano robotica può percepire piccole deformazioni, come una leggera pressione o la flessione di un oggetto, grazie a una lente ottica capace di rilevare forze minime e dettagli con estrema accuratezza. Inoltre, Digit 360 è dotato di una propria intelligenza artificiale che elabora rapidamente i dati, ispirandosi ai riflessi istintivi del corpo umano. Questa tecnologia potrebbe essere determinante per migliorare la robotica in ambiti come la medicina, la protesica, la logistica e persino le esperienze di realtà virtuale.

Meta sta anche sviluppando Meta Digit Plexus, una piattaforma hardware e software che integra questi sensori tattili nei sistemi di controllo robotici. Questa permetterà alle macchine di adattarsi e reagire in tempo reale agli oggetti con cui interagiscono.

Questi sviluppi tecnologici mostrano l’impegno di Meta per un’intelligenza artificiale sempre più capace di comprendere e rispondere al mondo fisico. Creando robot che “sentono” e interagiscono con sensibilità, l’azienda sta lavorando per trasformare i robot da semplici strumenti in partner collaborativi, utili e intuitivi in numerosi contesti della vita quotidiana. Sarà troppo?