Come funziona Monday, la nuova voce poco amichevole di ChatGPT
Una nuova voce chiamata “Monday” è stata aggiunta da OpenAI alla modalità vocale avanzata di ChatGPT. La novità arriva come parte di un aggiornamento alla funzionalità Voice Mode, introdotta per la prima volta a settembre 2024 con nove voci: Arbour, Maple, Sol, Spruce, Vale, Breeze, Juniper, Cove ed Ember. Monday rappresenta la decima voce, ed è già chiaro che non è come le altre.
Pensata per offrire risposte più stravaganti, sarcastiche e impazienti, Monday cattura perfettamente lo spirito dei lunedì più difficili. Il tono è secco, diretto, con quel pizzico di ironia che rende le conversazioni più leggere ma anche più pungenti. Non a caso, nella descrizione ufficiale fornita da OpenAI, la voce è riassunta con una sola parola: “Whatever“ (che potremmo tradurre con “chi se ne frega”.
Ma c’è un colpo di scena: la nuova voce è stata annunciata e resa disponibile il 1° aprile, il giorno del pesce d’aprile. Questo ha fatto nascere il sospetto che Monday possa essere solo un’esperienza temporanea o un’aggiunta umoristica a breve termine.
A differenza di molte altre funzionalità avanzate, Monday è disponibile anche per gli utenti gratuiti. Chi ha un account gratuito può trovarla nella sezione Esplora dell’interfaccia utente, all’interno della categoria “By ChatGPT”, scorrendo verso il basso. Gli abbonati a pagamento, invece, possono attivare Monday direttamente tramite il selettore vocale situato in alto a destra.
La voce si inserisce in un momento di forte pressione per OpenAI. Lo stesso giorno del lancio, il CEO Sam Altman ha pubblicato un avvertimento via X (ex Twitter), segnalando che la domanda elevata – in parte alimentata dalla mania per le immagini in stile Studio Ghibli – potrebbe causare ritardi, interruzioni e problemi di capacità.
“Stiamo prendendo il controllo della situazione, ma dovreste aspettarvi che le nuove versioni di OpenAI subiscano ritardi, che qualcosa si rompa e che il servizio a volte sia lento, perché dobbiamo far fronte a problemi di capacità”, ha scritto Altman.