L’alimentatore, probabilmente il componente dei personal computer a cui si presta meno attenzione, è in realtà di fondamentale importanza. E non solo nei sistemi di fascia alta.
A cura di Davide Piumetti
Sul numero di edicola di PC Professionale trovate la prova completa di sei alimentatori di fascia alta in grado di offrire tutti una potenza massima di 1.000 watt. Sulla carta questi prodotti potrebbero apparire tutti equivalenti, ma le nostre prove mostrano come la cura costruttiva sia fondamentale per garantire ottime prestazioni.
Per l’analisi approfondita vi rimandiamo all’articolo pubblicato sulla rivista cartacea. Come anteprima in queste pagine potete trovare i grafici riferiti al comportamento degli alimentatori durante le nostre sessioni di test.
Come abbiamo effettuato le prove
Per i test abbiamo simulato il peggiore degli ambienti possibili, in cui tutti i comparti erano pesantemente stressati dal punto di vista del carico: Cpu, memoria e schede grafiche sono state messe a dura prova utilizzando contemporaneamente benchmark specifici. Nel corso delle prove abbiamo registrato, oltre ai voltaggi, anche la potenza massima richiesta a ogni alimentatore, che si è rivelata simile per tutti i prodotti e di poco superiore ai 650 watt. La potenza media durante i test è invece stata di circa 600 watt.
Le prove degli alimentatori sono state eseguite su una piattaforma di fascia alta, composta da un processore Intel Core 2 Extreme QX6850 portato alla frequenza di 3,33 GHz con una tensione di 1,45 volt su di una scheda madre Asus P5N32-E Sli e 2 Gbyte di Ram Corsair Ddr2 800 MHz.
Il comparto grafico era formato da due schede Nvidia GeForce 8800 GTX in configurazione Sli, mentre il sottosistema disco era composto da due unità in Raid 0 (due Seagate Barracuda 7200.11 da 1 Tbyte ciascuno) affiancate da due ulteriori Maxtor DiamondMax 10 da 250 Gbyte per un totale di quattro unità . Completavano il sistema un masterizzatore Dvd Samsung e cinque ventole di varie dimensioni, utilizzate per simulare un sistema il più completo possibile.
Durante le prove abbiamo ottenuto dei grafici che indicano l’andamento della tensione su ogni singolo canale, che trovate in queste pagine Web. Per ogni alimentatore abbiamo misurato le tre tensioni principali (+3,3 V, +5 V e + 12 V). I grafici, che hanno una scala temporale di 30 minuti, sono stati ottenuti in condizioni di pieno carico, a parte la fase iniziale di 1 minuto in cui il sistema era in idle.