In linea di principio, un alimentatore da 495 watt dovrebbe essere sufficiente per pilotare un Pc di fascia alta con una singola scheda grafica. È però opportuno fare alcune considerazioni. Con la maggior parte degli alimentatori, la deviazione di tensione rispetto ai valori nominali aumenta man mano che ci si avvicina al massimo assorbimento consentito.
Un alimentatore leggermente sovradimensionato è perciò in grado di offrire un’affidabilità superiore. Inoltre, nei modelli dotati di ventole termocontrollate la rumorosità aumenta in misura esponenziale quando sono richiesti amperaggi elevati e ciò può impattare in modo negativo sul comfort di utilizzo del computer. Molti prodotti di marche meno note sono soliti dichiarare, per ovvie finalità di marketing, valori di amperaggio (e watt complessivi) nettamente superiori a quelli effettivamente erogabili. Dovrete quindi valutare soggettivamente la qualità del vostro alimentatore e decidere se sia il caso di sostituirlo con un prodotto che offra una migliore protezione al proprio investimento in hardware.
Il fatto che il Pc operi in maniera affidabile sotto sforzo è di per sé indice di un’alimentazione stabile e sufficiente. Gli adattatori grafici di fascia alta sono infatti molto esigenti sia in termini di corrente sia di stabilità dell’alimentazione e irregolarità anche minime sono subito evidenziate da blocchi del sistema o artefatti nelle immagini. L’alimentatore non ha invece alcuna influenza sulle prestazioni del computer. L’unica caratteristica che può migliorarne l’efficienza è legata al ricircolo dell’aria prodotto dalle ventole: una gestione ottimale del flusso può abbassare le temperature del processore e della scheda grafica, evitando l’attivazione di meccanismi di protezione che ne riducono la velocità di elaborazione. Lo stesso scopo è ottenibile con un attento studio della disposizione dei componenti all’interno del case, dei cavi ed eventualmente con l’installazione di ventole aggiuntive.
L’efficienza energetica è un fattore sempre più portato all’attenzione degli utenti ed è uno dei fattori discriminanti tra alimentatori “generici” e prodotti di marca. Si può passare da un’efficienza energetica del 60-65% dei modelli più economici fino a oltre l’85% nei modelli top di gamma. Questo dato è utilizzabile per calcolare quanta corrente elettrica sia sprecata dall’alimentatore durante le operazioni di conversione: supponendo di utilizzare un computer che richiede per il suo funzionamento 400 watt, la potenza assorbita dalla rete elettrica con un alimentatore caratterizzato da un’efficienza del 65% sarà di 615 watt. Lo stesso computer, se dotato di un alimentatore con efficienza dell’85%, avrà bisogno di soli 470 watt. La differenza tra questi due valori è dispersa principalmente in calore, perciò un power supply efficiente può avere un’influenza positiva anche sul raffreddamento del Pc. Allo stesso modo della stabilità delle tensioni, anche l’efficienza energetica varia in base alla potenza assorbita. È questo un altro motivo per cui è consigliabile munirsi di un alimentatore leggermente sovradimensionato.