Il 7 gennaio al CES (International Consumer Electronics Show) Intel ha presentato 17 processori basati sulla microarchitettura Westmere, seconda incarnazione di quella Nehalem lanciata sul finire del 2008, e 7 chipset appartenenti alla serie 5 destinati a supportali. Le novità introdotte sono davvero tante, ma il vero elemento innovativo risiede nell’integrazione all’interno di un unico package sia della Cpu sia di un sottosistema grafico. La casa di Santa Clara si avvicina quindi per prima al traguardo che la rivale AMD ha nel proprio mirino già da parecchi anni: il progetto originale AMD Fusion prevedeva infatti di combinare moduli Cpu e Gpu all’interno di una singola unità . Senza clamore la casa di Sunnyvale ha proseguito lo sviluppo di questa idea che diventerà realtà solo nel corso del 2011. Nel frattempo AMD si limita a studiare le mosse di Intel, in attesa di mettere a punto le tecnologie necessarie alla realizzazione concreta del proprio progetto, prima tra tutte il processo produttivo a 32 nanometri con tecnologia Soi; questo dovrebbe essere reso disponibile dagli impianti Globalfoundries negli ultimi mesi di quest’anno.
L’obiettivo principale della rinnovata piattaforma Intel è di rimpiazzare le soluzioni basate sui processori di classe Core 2 e affiancate dai chipset con comparto grafico G45 e GM45. Il 2010 sarà quindi testimone di un massiccio cambio della guardia: la piattaforma LGA775 e tutto quanto è precedente all’introduzione di Nehalem sarà avviato al pensionamento per lasciare campo aperto alle soluzioni di nuova generazione. L’utente finale dovrà prendere confidenza con l’unica nomenclatura adottata per i prodotti a catalogo, ma purtroppo non sarà facilitato dalla strategia di brand semplification intrapresa da Intel. Gli stessi addetti del settore sono rimasti perplessi dalla mancanza di un identificativo che permetta di distinguere in modo chiaro i prodotti equipaggiati con la grafica integrata da quelli già presenti sul mercato e sprovvisti di tale tecnologia. A rendere tutto più complesso contribuisce il fatto che i 17 processori da poco annunciati sono parte integrante dell’offerta Core i7, Core i5 e Core i3 sebbene siano presenti differenze macroscopiche a livello hardware. È quindi necessario munirsi di molta pazienza e imparare il numero identificativo a 3 cifre che segue la famiglia di appartenenza. Entriamo nel dettaglio delle nuove soluzioni Intel e facciamo il punto della situazione sulle strategie che adotterà AMD per rispondere alla rivale.
[Estratto dall’articolo pubblicato sul numero 227, in edicola dal 29 gennaio]