Negli ultimi giorni si è fatto un gran rumore a riguardo delle prossime schede grafiche Nvidia Fermi, battezzate commercialmente GeForce GTX 470 e GTX 480. Innanzitutto i modelli arriveranno sul mercato il prossimo 26 marzo, a prezzi molto elevati e con prestazioni probabilmente non strabilianti.
Le due schede sono apparse in prevendita sul sito SabrePC, indicando qualche caratteristica tecnica (alcune errate) e prezzi di tutto rispetto. Le GTX 480 dovrebbero avere 512 Cuda core, 1,5 o 2 Gbyte di memoria e prezzi superiori ai 600 euro. Le frequenze operative, complici molte scelte architetturali derivate dal problematico passaggio a 40 nm da parte di Nvidia, dovrebbero essere contenute in 600 MHz per il ocre e 1.200 MHz per i Cuda core. La potenza complessiva nell’elaborazione tridimensionale sarebbe superiore a quella della Radeon HD5870 di un 5-15%, non raggiungendo però i livelli della Radeon HD5970. La possibilità di vedere una GeForce GTX 4xx a doppia Cpu è estremamente remota: già un singolo chip consuma oltre 200 watt scaldando in maniera notevole. Due sulla stessa scheda supererebbero il limite di 300 watt imposto dal Pci Express. Magari si vedrà qualche soluzione “di facciata”, creata da Nvidia per mostrare le proprie massime potenzialità , ma difficilmente si troverà qualcosa sul mercato.
La seconda scheda, GeForce GTX 470, dovrebbe contare su 448 Cuda core e 1 Gbyte di memoria, con frequenze simili alla top di gamma e prestazioni a metà strada tra la Radeon HD5850 e HD5870.
Nonostante i mesi di ritardo rispetto alle schede DirectX 11 a 40 nm di AMD, Nvidia non sembra riuscire a colmare il divario prestazionale, se non a costi e consumi eccessivi. La complessità del chip Fermi e i problemi produttivi sembrano inoltre impedire la realizzazione di una serie di schede di fascia media se non con la prossima generazione, riciclando nuovamente le schede attuali.
Il discorso a monte è ampio, con un retroscena sul processo produttivo interessante e che richiede un’ampia trattazione. Se siete interessati ne possiamo parlare insieme qui sotto.