È la decisione presa oggi dal ministro della Salute Ferruccio Fazio in merito al rischio di un aumento della trasmissione di infezioni batteriche e virali derivanti dall’utilizzo di occhiali 3D multiuso, e per salvaguardare la salute dei più piccoli.
La circolare – inviata agli esercenti della sale cinematografiche, ai Dipartimenti di prevenzione delle Asl e al Comando dei Carabinieri per la tutela della Salute (Nas) – sottolinea anche che il Consiglio Superiore di Sanità ha rilevato che in soggetti in tenera età in seguito all’utilizzo di occhiali 3D può insorgere qualche disturbo di ordine funzionale (nausea, vertigine ed emicrania), senza che però si verifichino danni o patologie irreversibili.
I disturbi sono generalmente legati al fatto che nei bambini più piccoli la visione binoculare non è ancora presente o non ancora del tutto sviluppata, oppure perché possono sussistere difetti della vista. Questi disturbi possono riguardare anche gli adulti se lo spettacolo osservato in visione stereoscopica si prolunga per un tempo eccessivo senza interruzione.
In particolare si suggerisce che per la visione di spettacoli cinematografici stereoscopici sia garantita agli spettatori l’informazione che l’utilizzo di occhiali 3 D è controindicato per i bambini al di sotto dei sei anni d’età e che l’utilizzo degli occhialini negli adulti vada limitato nel tempo, per una durata complessiva non superiore a quella di un singolo spettacolo, compreso l’intervallo.