La recensione del titolo sviluppato da Konami che propone in un unico pacchetto i tre capitoli principali in alta definizione e i due episodi bidimensionali originali. Una collezione da non perdere su Xbox 360 e PlayStation 3.
La saga di Metal Gear Solid è, senza dubbio, una delle più amate e apprezzate dal grande pubblico. Pochi però sanno che tutto ebbe inizio nel lontano 1987 su MSX2, sebbene il successo mondiale sia arrivato soltanto nel 1998 con il primo capitolo sviluppato per PlayStation.
Con questa HD Collection i fans possono ora godere dei tre capitoli principali della saga completamente rivisti e aggiornati in alta definizione, oltre alla graditissima sorpresa dei due primi episodi ancora in 2D pubblicati negli anni Novanta.
Metal Gear e Metal Gear 2: Solid Snake sono, infatti, i primi lavori di Hideo Kojima, ma in nuce contengono già tutti gli elementi distintivi della serie come l’azione stealth, i dialoghi attraverso la ricetrasmittente e tanto altro ancora. Un’occasione imperdibile per i giocatori più attempati di rivivere, ora in italiano, gli albori della saga, ma ancora un’opportunità per i giocatori più giovani di scoprire le radici del loro videogioco preferito.
Metal Gear Solid 3: Snake Eater è, invece, probabilmente il capitolo più bello della saga. La versione qui proposta e aggiornata in HD è la Subsitence, per intenderci quella in cui era stata eliminata la telecamera fissa e il giocatore poteva direttamente controllare la visuale. Cronologicamente il gioco è ambientato nel periodo della Guerra Fredda con il protagonista Snake incaricato di liberare il Dottor Sokolov, imprigionato all’interno di una fabbrica dismessa in Russia. La storia del gioco consente di gettare luce sul passato di alcuni personaggi importanti della saga, mentre il gameplay risulta ancora piuttosto complesso stante la necessità di sopravvivere ricorrendo all’alimentazione o alla cura delle ferite riportate. Il tutto senza dimenticare le classiche fasi stealth in cui il mimetismo rappresenta una caratteristica fondamentale. La resa in HD è ottima, anche se questa rivisitazione si è limitata solo al comparto estetico senza eliminare alcune delle pecche e delle imprecisioni della versione originale (inoltre è stato eliminato il multiplayer).
Metal Gear Solid 2: Peace Walker, originariamente sviluppato su PSP, è ambientato nel 1974, in Costa Rica. Il nostro eroe è qui impegnato a sventare un attacco atomico per fronteggiare il quale può contare sull’aiuto di intero esercito di mercenari o di tre amici con i quali giocare insieme online. Nonostante si tratti di un gioco nato originariamente su console portatile la resa in HD è più che buona anche se, come era lecito attendersi, le limitazioni maggiori riguardano la qualità delle texture.
La Collection, infine, include anche Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty, l’episodio in cui si ha l’avvicendamento tra Solid Snake e Raiden e che, a livello di trama, presente lì intreccio più ricco e complicato. La telecamera fissa e il gameplay piuttosto rigido risultano ancora oggi piuttosto fastidiosi, ma lo spessore dei personaggi resta indiscusso.
Chi dunque ha amato la serie non dovrebbe lasciarsi sfuggire questa collezione che, ancorché non esente da difetti, include una rosa di titoli che ogni giocatore dovrebbe provare almeno una volta.
Metal Gear Solid HD Collection
La recensione del titolo sviluppato da Konami che propone in un unico pacchetto i tre capitoli principali in alta definizione […]