Nata dalla mente di Rick Goodman che, dopo aver creato un capolavoro come Age of Empires, ha cercato ulteriori stimoli fondando gli Stainless Steel Studios, la serie di Empire Earth, a partire dal secondo episodio, è passata nella mani di Mad Doc Software che ha cercato di apportare delle modifiche tenendo conto delle osservazioni fatte dagli appassionati.
Il secondo episodio, infatti, aveva assunto delle dimensioni tali sia dal punto di vista dei contenuti che delle opzioni da risultare, se non ostico, quantomeno dispersivo per la maggior parte dei giocatori. È questo il motivo per cui il terzo capitolo opera un netto cambio di direzione cercando di ridurre la dispersione prediligendo l’approfondimento delle singole epoche storiche e operando una netta semplificazione delle stesse. In altre parole, l’obiettivo è quello di ridurre la quantità , porre l’accento sulla qualità e realizzare un titolo completo ma, allo stesso tempo, più facilmente gestibile anche dall’utente meno esperto,
Empire Earth III è articolato in cinque ere (Antichità , Medioevo, Età Coloniale, Età Moderna, Età Futuribile) affrontabili con tre civiltà differenti (Estremo Oriente, Medio Oriente, Occidente) ciascuna delle quali è caratterizzata da peculiarità proprie.
Le modalità di gioco sono due: Dominio del mondo e Schermaglia. La seconda è quella classica che vede affrontarsi vari giocatori su una determinata mappa, mentre la prima presenta qualche spunto di maggiore interesse. In questo caso, infatti, il globo è suddiviso in province (ognuna delle quali rappresenta una singola mappa) che possiamo attaccare sfruttando un sistema tipico degli strategici a turni che va a integrarsi con le meccaniche in tempo reale tipiche del titolo. In ogni provincia vivono alcune tribù native che conducono la loro vita finché non vengono conquistate o convinte ad allearsi con il giocatore. Ogni provincia è caratterizzata da quattro indici principali (Esercito, Impero, Commercio e Ricerca) di cui solamente uno può essere scelto dall’utente. Una limitazione che si rivela avere conseguenze abbastanza evidenti sulla strategia di gioco perché le differenti scelte hanno una ripercussione diretta sull’evoluzione della partita.
Peccato che questa idea originale (per la serie più che per il genere degli strategici in tempo reale) non sia sfruttata meglio e venga inficiata alla radice dalla semplificazione eccessiva che trova il suo tallone d’Achille nella riduzione delle epoche storiche provocando qualche situazione surreale che vede la compresenza, in uno stesso periodo, di unità o armi assolutamente incompatibili tra loro.
La realizzazione tecnica è nella media per questo tipo di produzioni, senza eccellere particolarmente sia nel design delle mappe, sia in quello delle unità e degli armamenti. Buono invece il comparto audio e la localizzazione in lingua italiana.
Per gli appassionati che desiderano creare le proprie partite personalizzate sono presenti due semplici editor per creare mappe o civiltà secondo le proprie preferenze.
Genere: Strategia in tempo reale
Produttore: Vivendi Games.
Distributore: Vivendi Games.
PRO:
Ideale per i neofiti
Tre fazioni equilibrate e ben caratterizzate
Modalità “Dominio del mondo”
CONTRO
Semplificazione eccessiva
Intelligenza artificiale con qualche lacuna
VOTO : 6,5
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