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Un miliardo di euro per l’innovazione It

Redazione | 15 Aprile 2010

Paolo Angelucci, presidente Assinform, l’aveva promesso nel corso dell’anticipazione dei primi dati di mercato dell’ICT per il 2010: presto annunceremo […]

logo assinformPaolo Angelucci, presidente Assinform, l’aveva promesso nel corso dell’anticipazione dei primi dati di mercato dell’ICT per il 2010: presto annunceremo un importante accordo di finanziamento alle imprese con cui si spera di far ripartire gli investimenti nell’ICT, mai così bassi come negli ultimi due anni di crisi.
E la promessa è stata mantenuta: oggi Assinform ha annunciato un accordo con il gruppo Intesa San Paolo/Mediocredito italiano, che prevede lo stanziamento di un miliardo di euro come finanziamento alle imprese interessate a investire in ricerca e nuove tecnologie. Si tratta di un importo che rappresenta il 9% della spesa IT globale delle imprese italiane (pari a 11 miliardi di euro) ha fatto sapere Assinform, l’associazione delle imprese dell’information technology che fa capo a Confindustria.
Banca Intesa mette a disposizione tale cifra attraverso il braccio operativo di Mediocredito, tradizionalmente la banca specializzata nello sviluppo delle pmi. La partnership con Assinform dovrebbe facilitare i contatti tra imprese fornitrici di Ict e aziende clienti; queste ultime infatti si troverebbero a disposizione un pacchetto di soluzioni IT diversificate anche per soglia di investimento.
L’accordo prevede infatti due linee di intervento, a seconda dell’importo del finanziamento: fino a 250.000 euro le domande saranno seguite dalle filiali Banca Intesa del gruppo che offriranno finanziamenti a condizioni favorevoli; oltre i 250.000 euro di investimenti sarà  Mediocredito italiano a fornire il suo supporto.
Per Paolo Angelucci- presidente Assinform – si tratta di una svolta storica “E’ la prima volta che protagonisti della finanza e dell’industria, attraverso una comune piattaforma a sostegno delle imprese, indicano nell’ Information Technology, con le sue fondamentali componenti immateriali, lo strumento strategico per superare la crisi e vincere la sfida del mercato globale”.
Insomma là  dove il ministro Tremonti non ha voluto o non ha potuto intervenire (con i finanziamenti sperati) ci pensano le banche e speriamo che questo sia davvero di aiuto a quella exit strategy dalla crisi che tutto il settore dell’Ict si attende.