Il famosissimo Ken Shiro, l’uomo dalle sette stelle protagonista di un fortunato manga e di una serie animate arrivata anche in Italia negli anni Novanta, finalmente su console di nuova generazione.
Gli autori di questa attesissima trasposizione videoludica sono gli sviluppatori di Omega Force (Koei) gli stessi già responsabili della serie Dinasty Warriors cui il titolo dedicato a Ken deve moltissimo in termini di gameplay.
La storia ripercorre quella della serie animata e racconta di un mondo post apocalittico devastato da una guerra nucleare che ha spazzato via la civiltà e la tecnologia, riducendo la terra ad un’arida distesa desertica in cui l’acqua e il carburante sono considerati due beni preziosissimi.
Il mondo è regredito ad uno stadio brutale in cui l’unica legge in vigore è quella del più forte. Bande composte da energumeni si spartiscono il potere, mentre i destini degli uomini sono nelle mani dei rappresentanti di due antiche scuole di arti marziali, la scuola di Nanto e quella di Hokuto. Ken Shiro, protagonista principale del gioco, è il giovane successore della scuola di Hokuto impegnato nella ricerca dell’amata Julia, rapita dal perfido Shin. Nel suo vagare in lande desolate dovrà affrontare numerosi combattimenti e lottare con i suoi stessi fratelli in una girandola di eventi ricalcati su quelli della serie televisiva. Il giocatore, inoltre, potrà vestire i panni di altri personaggi della serie come Toki, Rei o Mamiya, sbloccando addirittura altri comprimari come Shin e Jagi, utilizzabili, però, solo nella cosiddetta modalità Sogno, una sorta di campagna immaginaria in cui le due scuole di cui sopra si sfidano in aspre battaglie.
Come anticipato il gameplay è fortemente ispirato a quello di Dinasty Warriors. Il gioco è, dunque, essenzialmente un picchiaduro da mischia con la possibilità di eseguire i colpi più svariati, concatenandoli in mosse decisamente spettacolari e coreografiche. A ciò si aggiunge qualche elemento più tradizionalmente ruolistico grazie alla possibilità di utilizzare i punti abilità ottenuti durante le partite per potenziare il proprio personaggio. È inoltre possibile sferrare delle mosse killer in grado di causare enormi danni mentre il tempo dell’azione si ferma per qualche istante e, come in televisione, appare in sovrimpressione il nome della tecnica impiegata. Tale mosse, però, richiedono una certa dose di energia prima di essere eseguite, energia che può essere recuperata distruggendo determinati distributori, o semplicemente continuando a sconfiggere i nemici.
Non mancano ovviamente gli scontri con i boss di fine livello che richiedono un certo impegno prima di riuscire ad eseguire la mossa finale che è in grado di dare il colpo di grazia.
Il gioco è dunque una summa di quanto visto nell’anime e farà felici gli appassionati. Più in generale, però, dietro alla forma non si nasconde molta sostanza dal momento che il gameplay può risultare piuttosto ripetitivo e noioso, anche se l’inserimento di fasi platform e a bordo di veicoli rappresentano una discreta variazione sul tema.
Da un punto di vista tecnico i personaggi sono ben realizzati e ricchi di dettaglio, mentre le ambientazioni risultano meno curate. Ottimo il sonoro con musiche rock che ben sottolineano lo stile del titolo, mentre il doppiaggio è in giapponese o inglese.
Il gioco è disponibile su PS3 e Xbox 360.
Fist of the North Star: Ken’s Rage
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