Verso la fine dello scorso anno Il Garante per la protezione dei dati personali aveva chiesto spiegazioni a Skype sulle difficoltà incontrate dagli utenti italiani nel chiudere il loro account sul servizio.
Oggi l’azienda ha fatto sapere che migliorerà le procedure di chiusura degli account, rendendo più dettagliate ed esplicite le indicazioni contenute nelle Faq per ora limitate a una frase un po’ sibillina: “una volta creato non è possibile eliminare un account Skype”.
È invece possibile bloccare in via permanente il proprio account ma si tratta di un’operazione che va richiesta al servizio di supporto tecnico clienti che provvederà poi a de-indicizzare lo username dalle pagine pubbliche del servizio. In prospettiva Skype cercherà anche di fornire una procedura di chiusura autonoma dell’account.
Il tema sollevato dal Garante è però anche un altro: quando l’account viene chiuso, il relativo username resta archiviato all’interno dei sistemi Skype, onde evitare che altri utenti possano utilizzare, intenzionalmente o meno il medesimo nome. Ma quali sono i tempi e modalità di conservazione di tali dati? L’Autorità per la protezione dei dati personali ha detto di voler portare in sede europea la questione dell’ulteriore conservazione dei dati.
Skype ora è diventata una divisione di business interna a Microsoft (dopo l’ ‘acquisizione da parte di quest’ultima , avvenuta nel 2011) e ha da poco integrato anche il servizio di messaggistica istantanea MSN Messenger, con tutta la sua base di utilizzatori.
È quindi auspicabile che ci sia maggiore chiarezza su come vengono trattati i dati personali degli utenti, un’ operazione che ad esempio non è sfuggita a Google, che ha attivato il servizio Data Liberation per dare la libertà alle utenti di tornare in possesso delle proprie informazioni una volta abbandonato un servizio.