Google annuncia solo per i mercati angolosassoni (Uk e Stati Uniti) una versione completamente nuova del suo ChromeBook, il portatile basato su Chrome e progettato per funzionare solo nel web e svolgere le attività più classiche: dalla consultazione della posta elettronica, al file sharing di documenti, alla chat via Hangout.
I risultati in questi mesi non sono mancati, visto che diversi produttori hanno proposto sul mercato le loro versioni del ChromeBook, da Samsung ad Acer e Lenovo e il portatile Google oggi rappresenta il 10% delle vendite di notebook della catena di negozi di elettornica Curry PC World, la più grande in UK.
Oggi Google presenta la versione migliorata di questo notebook, il ChromeBook Pixel che continua la filosofia minimalista del suo predecessore (quella di rendere praticamente invisibile il browser all’utente) applicando lo stesso concetto ai pixel. Lo schermo del nuovo Chrome Book ha secondo Google la più elevata densità di pixel (239 per pollici) di qualsiasi altro laptop si trovi sul mercato: con un totale di 4,3 milioni di pixel il display offre colori vividi e angoli di visualizzazione molto ampi.
Il portatile è stato ingegnerizzato con i migliori componenti e i corpo è fatto di alluminio anodizzato. le ventole sono nascoste e il tochpad è stato realizzato con un materiale in vetro resina. Chromebook Pixel dispone anche di una web cam a 720p e di tre microfoni. Il portatile funziona con Lte e include un processore Intel Core i5 e una moemoria flash allo stato solido. Naturalmente supporta Google Drive per salvare nel cloud foto, video e documenti e integra tutti prodotti servizi Google, da Gmail. YouTube a Google+Hangouts. Da oggi lo si può acquistare da Google Play ma solo negli Stati Uniti e in Uk e presto sarà in vendita anche nei negozi BestBuy. I prezzi vanno da 1299 dollari per la versione Wi-Fi a 1449 dollari per quella Lte che però arriverà solo in aprile.
A quando in Italia? Difficile dirlo, ma se è vero che Google intende aprire una serie di negozi monomarca in tutto il mondo, sulla falsa riga di Apple e Microsoft, questo sarà sicuramente uno dei prodotti deputati a stare sugli scaffali di un ipotetico Google Store.