Nvidia, per colmare almeno in parte il divario tecnologico espresso in termini di processo produttivo con AMD, ha aderito al consorzio SOI (Silicon On Insulator), creato dalle aziende più attive in questo settore che utilizzano tale processo per la costruzione dei propri chip.
La tecnologia SOI (di cui trovate una descrizione esaustiva sul numero 208/9 di Luglio/Agosto di PC Professionale, in merito al nuovo processo produttivo a 45 nm di AMD) è stata sviluppata principalmente da IBM e AMD ed è stata uno dei punti di forza dei primi processori Athlon 64 immessi sul mercato nel 2003.
Grazie al SOI è possibile ridurre le perdite energetiche dei chip, migliorando la pulizia dei segnali e, di conseguenza, incrementare frequenze e prestazioni.
Per Nvidia questa sembra una scelta quasi obbligata, date le indiscrezioni che indicavano seri problemi al passaggio a 40 nm da parte delle fonderie taiwanesi che, a dispetto dei piani iniziali che prevedevano la messa in moto dei lavori per gennaio 2009, dovrebbero ritardare le produzione almeno di sei mesi.
Un ritardo del genere avrebbe significato per Nvidia perdere il margine tecnologico temporale di qualche mese accumulato su AMD (il chip GT200 era pronto prima dell’effettiva commercializzazione).
Il consorzio SOI (costituito formalmente solo nel 2007) è composto da aziende del calibro di AMD, Applied Materials, ARM, Cadence Design Systems, CEA-Léti, Chartered Semiconductor Manufacturing, Freescale Semiconductor, IBM, Innovative Silicon, KLA-Tencor, Lam Research, Magma Design, Samsung, Semico, Soitec, SEH Europe, STMicroelectronics, Synopsys, Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC), Tyndall Institute, UCL e United Microelectronics Corporation (UMC).