Il blog tecnologico Business Insider pubblica oggi un interessante report redatto dalla società di investimenti e ricerche di mercato Morningstar, dove per la prima volta vengono dati numeri sul servizio Amazon Prime, fiore all’occhiello di Amazon, che offre ai clienti spedizioni gratuite in due giorni al prezzo di soli 9,90 euro all’anno.
Secondo Morningstar, che basa le sue affermazioni su un sondaggio condotto da Consumer Intelligence Research Partners sugli utenti Amazon nel novembre 2012, gli iscritti ad Amazon Prime sono10 milioni e il fatturato da loro generato è pari a un terzo del giro d’affari di Amazon.
Questo zoccolo duro di clienti (che nel 2012 erano il 4% dei 182 milioni di clienti attivi) spende più del doppio degli altri e rappresenta un patrimonio inestimabile per Amazon: in media la spesa annua di un utente Amazon Prime si aggira su 1.224 dollari contro i 505 dollari di un utente non iscritto al club. Tolti i costi sostenuti per le spedizioni gratuite degli ordini, il guadagno medio ottenuto da Amazon per ogni membro di Amazon Prime è di 78 dollari all’anno. E sono numeri destinati ancora a crescere: secondo Morningstar i soci di Amazon Prime nel 2017 potrebbero arrivare a 25 milioni, con un fatturato generato compreso tra 3 e 9 miliardi di dollari.
Non è un caso quindi se Google sta accelerando i piani di rilascio di un programma di fidelizzazione analogo a quello di Amazon Prime: Google Express Checkout è in fase di test in questi giorni con alcuni merchant della Baia di San Francisco. Il programma dovrebbe offrire spedizioni veloci a un costo di abbonamento leggermente inferiore a quello di Amazon Prime. Insomma la battaglia sull’ecommerce si gioca più sulla logistica che sul prodotto.