di Eugenio Moschini
Portare l’interfaccia touch su all-in-one e notebook: la scommessa di Windows 8 e della sua interfaccia Modern UI sembra, almeno per il momento, persa. Sicuramente la congiuntura economica negativa e la contrazione del mercato non hanno aiutato le vendite, ma se avete provato, per più di pochi minuti, un sistema touchscreen sapete che l’esperienza d’uso diventa presto frustrante. Ma perché, se il touchscreen è ormai l’interfaccia per eccellenza per smartphone e tablet, fatica a prendere piede (o meglio “mano”) sui computer?
Anche se si potesse tralasciare l’aspetto economico − lo schermo touch incide sul costo finale − rimarrebbe la causa principale, quella ergonomica. Infatti, mentre potete adattare facilmente smartphone e tablet alle vostre esigenze (come inclinazione e distanza), con notebook e all-in-one è l’esatto opposto. La posizione, verticale, dello schermo, e la distanza stancano presto spalle e braccia, con il risultato che trovate molto più riposante mouse e tastiera. Per non parlare del fatto che il monitor si riempie presto di fastidiose impronte e scie untuose.
Il touchscreen è dunque una scommessa persa? In realtà l’interfaccia touch potrebbe trovare, molto presto, un prezioso alleato. Il prossimo 13 maggio Leap Motion renderà disponibile, al prezzo di 79 dollari, un piccolo controller da collegare al computer via Usb. Questa soluzione può tracciare e mappare il movimento delle dieci dita con una accuratezza e velocità impossibile per i comuni touchscreen: è in grado, infatti, di catturare fino a 290 frame al secondo con una precisione di 0,01 millimetri. Ma non è tutto: dato che i movimenti passano da 2D a 3D, solo l’immaginazione può limitare le possibili gesture. È una soluzione che attira anche le aziende, tanto che Hp, primo produttore mondiale, ha già preso accordi per integrare questo controller nei suoi futuri notebook e all-in-one di fascia alta. L’hardware è però solo un tassello: contemporaneamente Leap Motion lancerà anche Airspace, il market dedicato alle app. Visto che negli ultimi mesi oltre 40 mila sviluppatori hanno chiesto di poter sviluppare software ad hoc per Leap Motion e che colossi come Autodesk, Corel e Disney dovrebbero rilasciare versioni specifiche delle loro applicazioni, le premesse sono più che buone. La sfida, non facile, è quella di creare un ecosistema di applicativi che possano dare, a noi utenti, un vero valore aggiunto e non una banale alternativa per scorrere pagine Web o per sfogliare le foto. Mouse e tastiera di sicuro non andranno in pensione, ma potrebbero chiedere un part-time.