Ecco un mouse Usb tutto particolare: integra un scanner e il suo software di gestione può riconoscere il testo presente nel documento acquisito.
La società belga I.R.I.S. (la sigla significa Image recognition integrated systems), fondata 25 anni fa da Pierre De Muelenaere per commercializzare il sistema di Ocr oggetto della sua tesi di dottorato, oggi propone una serie di soluzioni di fascia alta per la gestione documentale basate naturalmente sulla sua tecnologia Ocr (usata su licenza anche da molti clienti Oem, tra cui Adobe che l’ha integrata in Acrobat). In ambito consumer offre invece l’Ocr Readiris, che abbiamo più volte recensito in passato. I.R.I.S ha a catalogo anche vari prodotti hardware, tra cui alcuni interessanti scanner portatili che acquisisce da terze parti e completa poi con il proprio software di riconoscimento dei caratteri.
L’ultimo arrivato di questa famiglia è l’IRIScan Mouse, oggetto di questa prova: a prima vista sembra un normalissimo mouse Usb ma non è così, dato che integra uno scanner davvero particolare.
Osservando il fondo del dispositivo si nota subito la finestrella di scansione, dalle dimensioni di circa 4,5 x 2 centimetri. Chi ha mai usato un vecchio scanner manuale Logitech o similare a questo punto probabilmente storcerà il naso. Questi scanner infatti dovevano essere trascinati a mano sul documento, e quando il foglio da acquisire superava la loro larghezza (una dozzina di centimetri) bisognava procedere con più passate. L’operazione era delicata, e richiedeva molta cura e una certa manualità per evitare fastidiose distorsioni dell’immagine: figuriamoci con una finestra di acquisizione larga neppure 5 centimetri.
Con l’IRIScan Mouse invece la scansione è facilissima e per nulla critica: basta passare ripetutamente il mouse sul foglio, senza alcuna attenzione particolare, un po’ come se al posto del mouse si stesse utilizzando un’enorme gomma per cancellare. Il segreto è nel software di gestione, prodotto dalla società svizzera Dacuda, che compone la scansione fondendo in modo opportuno il flusso di immagini catturato dal sensore integrato nello scanner, un’economica videocamera C-Mos.
Per avviare la scansione si deve premere il pulsante sul lato sinistro del mouse, illuminato in permanenza da un led blu; la sua posizione – se l’utente è destrimano – lo fa ricadere proprio sotto al pollice quando si impugna normalmente il dispositivo. L’interfaccia di scansione lavora a schermo pieno e non è ridimensionabile: quando è attiva, si può ingrandire l’anteprima del risultato usando la rotellina del mouse. Per segnalare il termine della scansione basta premere una seconda volta il pulsante citato; si passa a questo punto a una seconda schermata, anch’essa a pieno schermo, dove è possibile allineare l’immagine usando una griglia di riferimento, nel caso in cui la routine automatica non abbia prodotto il risultato corretto, nonché applicare alcune correzioni di base: tonalità , saturazione, luminosità e contrasto. Si può anche usare una gomma per cancellare e un tool di ritaglio.
Conclusa anche questa fase, il software effettua in automatico l’Ocr e diventa possibile salvare il risultato in una varietà di formati immagine, oppure come file Word, Excel o Pdf. In alternativa si può incollare direttamente il risultato (immagine o testo, a scelta) in un altro programma oppure inviarlo a Evernote o a Google traduttore. Nel caso di Evernote viene creata automaticamente una nuova nota che contiene sia l’immagine sia il testo riconosciuto, purtroppo senza formattazioni (che invece vengono mantenute quando si effettua il salvataggio, ad esempio, in formato Word).
Il corredo di software comprende anche Evernote Premium (con abbonamento per tre mesi) e IRIS Compressor; quest’ultima è un’utility che sfrutta una tecnologia proprietaria I.R.I.S. per convertire un’immagine o un file Pdf (di 10 pagine al massimo) in un Pdf molto compresso senza provocare uno scadimento apprezzabile di qualità visiva.
Come mouse l’IRISscan Mouse lavora piuttosto bene: ci è sembrato preciso e funziona anche su superfici critiche (ma non sul vetro); il cavo di connessione ci è sembrato un po’ rigido. La rotellina è del tipo “a scatti” e integra un pulsante.
Maurizio Bergami