È un motore di ricerca sempre più orientato alla conoscenza e non più alla sola raccolta di informazioni, quello delineato da Google in questi giorni, durante la celebrazione dei suoi 15 anni di vita.
Il nuovo motore punta a una maggiore interazione con Il Knowledge Graph, uno strumento di approfondimento delle ricerche introdotto circa un anno fa, accessibile da qualsiasi piattaforma, mobile e non, che fornisce per ogni argomento chiave ricercato, una serie di informazioni non strettamente correlate con quel soggetto ma che contribuiscono ad arricchire la nostra conoscenza su di esso, Tipico esempio, una ricerca su Leonardo Da Vinci, oltre a mostrarci le sue opere più importanti, evidenzierà anche informazioni sugli interpreti più significativi del Rinascimento e sulle loro opere. In più il motore permette oggi di impostare ricerche anche generiche, ad esempio sui pittori dell’impressionismo, fornendo in cambio informazioni puntuali, come l’elenco dei principali artisti di questo movimento e le immagini delle loro opere, navigabili all’interno dei musei riprodotti con Google Street View.
Il nuovo algoritmo è anche in grado di articolare delle risposte frutto di calcoli e comparazioni: se voglio sapere quanti grassi saturi sono contenuti in un etto di burro e nell’equivalente quantità di olio di oliva, Google oggi è in grado di darmi tutte le informazioni utili a comporre una risposta di questo tipo.
Le ricerche nel web sono profondamente cambiate negli ultimi anni, si usano sempre di più i telefonini per trovare al volo informazioni e le tecnologie di riconoscimento vocali stanno spopolando (da Siri a Google Now è stato un susseguirsi di miglioramenti). Per questo sono state potenziate le funzioni di ricerca per comandi vocali, così da fornire risposte immediate senza che le persone debbano ricorrere a Google Now, lo strumento introdotto da Google circa sei mesi fa, come guida lla ricerche vocali.
Google ha anche annunciato un aggiornamento alla app di Google Search per iPhone e iPad, che sarà scaricabile entro un paio di settimane, e che offrirà le notifiche sincronizzate tra i vari dispositivi: ad esempio sarà possibile impostare sul Nexus 7 un avviso che ci ricorda di comprare il latte per il giorno dopo e ricevere lo stesso alert sull’iPhone quando ci si trova in prossimità di un supermercato, o trovare la segnalazione su Google Now.
L’interfaccia del motore di ricerca sui dispositivi mobili è poi stata migliorata, così da risultare più semplice e ottimizzata per gli schermi touch, con i risultati organizzati in schede più facilmente navigabili.
Dell’algoritmo Page Rank, che ha decretato il successo planetario di Google, a paritre dal 1998, non rimane poi molto; negli anni la tecnologia ha subito diversi cambiamenti: prima con Caffeine, introdotto nel 2010, per velocizzare e organizzare meglio i risultati di ricerca, come ha spiegato Amit Singhal, Google Senior Vice President, e oggi con Hummngbird (che in italiano significa Colibrì) il nuovo algoritmo che gestisce ormai il 90% delle ricerche. Insomma quindici anni dopo, siamo solo agli inizi, ha detto Google.