Sull’ultimo numero di PC Professionale abbiamo pubblicato una guida ai tablet per il lavoro: i terminali mobili stanno ormai entrando a far parte a pieno titolo del parco macchine delle aziende e degli uffici di tutte le dimensioni, e se la portabilità di uno smartphone è ineguagliabile, è altrettanto vero che per l’utilizzo intensivo tipico degli ambienti business le “tavolette elettroniche” rappresentano spesso il miglior compromesso tra personal computer e telefono cellulare. Sino a poco tempo fa, però, il gap tra tablet e notebook era ancora considerevole, sia in termini di potenza di calcolo sia per quanto riguarda l’ottimizzazione delle interfacce touch e, soprattutto, dal punto di vista delle applicazioni disponibili. Le cose sono drasticamente cambiate negli ultimi mesi: l’esplosione del mercato ha spinto sempre più sviluppatori software a portare le proprie soluzioni su tablet e a studiare con maggior cura l’interfaccia utente per rendere immediato l’impiego su questo genere di terminali.
di Simone Zanardi
I numeri, d’altro canto, parlano chiaro: secondo tutti i principali istituti di ricerca il sorpasso dei tablet nei confronti dei notebook in termini di market share è già avvenuto quest’anno. Entro il 2015, poi, le previsioni parlano di un dominio assoluto anche nei confronti dei personal computer in generale (portatili e desktop).
Certo, il settore consumer contribuisce a questa tendenza in modo molto più rilevante rispetto a quello business, ma non ci si deve scordare del sempre più pressante fenomeno della consumerization/Byod (Bring Your Own Device), che porta le aziende e gli uffici non solo a consentire ai dipendenti l’utilizzo di terminali di proprietà , ma anche a favorire l’integrazione di tali dispositivi all’interno del proprio sistema informatico.
Nelle prossime pagine vi presentiamo una serie di consigli per trasformare il vostro tablet in uno strumento di produttività a tutto tondo, a partire dall’integrazione con l’ambiente informatico business, passando dalle App indispensabili, sino ad arrivare agli accessori più utili e a agli accorgimenti per garantirvi la massima sicurezza e privacy.
Ci concentreremo in particolar modo sui terminali Apple a Android, per due motivi essenziali. Il primo: il mercato è dominato da queste due piattaforme, che insieme contano per oltre il 95% del settore (fonte Idc, dicembre 2013). Il secondo: per i terminali professionali, la tendenza ormai consolidata in ambito Windows è quella di adottare piattaforme x86 e di conseguenza lo stesso sistema operativo presente sui personal computer tradizionali. In tal modo questi terminali possono contare su tutte le applicazioni e i servizi disponibili in ambito Pc, che esulano lo scopo di questo articolo.
Come vedremo, molti degli strumenti che illustreremo sono fortemente basati su cloud e servizi online. Le piattaforme di storage e sincronizzazione in Rete si stanno infatti rivelando le armi più efficaci per favorire l’integrazione dei tablet nelle strutture informatiche preesistenti. In primo luogo, consentono di accedere a file e cartelle da remoto senza dover approntare complicati meccanismi di accesso a distanza; inoltre, offrono uno spazio comune a cui accedere con client specifici senza dover preoccuparsi del sistema operativo in uso. Infine, permettono anche ai team meno esperti di lavorare su risorse condivise.
Per quanto l’interoperabilità tra sistemi operativi e terminali sia sempre più avanzata, la scelta dell’hardware ricopre un ruolo fondamentale. Chi non dispone ancora dei tablet da dedicare all’ufficio può leggere qui a fianco qualche utile consiglio all’acquisto, mentre chi già possiede uno o più modelli troverà in coda all’articolo una rassegna delle periferiche e degli accessori per far rendere al meglio il tablet in ambito business.
Le considerazioni qui esposte sono pensate in particolar modo per aziende di piccole dimensioni, uffici, studi privati e attività commerciali, ovvero tutti quegli ambiti in cui la commistione tra dispositivi privati e di produzione è spesso non solo un’opzione ma anche, e soprattutto, una necessità . (…)
Estratto dell’articolo pubblicato su PC Professionale numero 275