Un ibrido di fascia media che convince nel suo posizionamento di prezzo, adatto a chi non vuole sborsare più di 500 euro per uno smartphone.
Dopo aver lanciato il suo phablet di riferimento (Xperia Z Ultra, recensito sul numero 276 di PC Professionale), Sony si ripropone sul mercato degli ibridi smartphone/tablet con un prodotto di fascia media, puntando gli utenti attratti dai display extra-large ma non disposti a investirvi una cifra esagerata. Con un prezzo di listino di 399 euro Iva inclusa il T2 Ultra si colloca perfettamente nel settore mid-range, rinunciando ad alcune caratteristiche premium del fratello maggiore senza però snaturarne la filosofia.
Al primo impatto il T2 Ultra esibisce un’impronta più compatta rispetto allo Z Ultra (la diagonale del display è passata dai 6,4 ai 6 pollici), un ridimensionamento ben accetto che rende il dispositivo maggiormente ergonomico senza sacrificare la natura di phablet. Aumenta lo spessore, comunque fermo a soli 7,7 mm, mentre il peso scende a 172 grammi. Il telaio perde la certificazione IP58 per la resistenza all’acqua e alla polvere, una delle caratteristiche su cui Sony aveva puntato molto al lancio dello Z ma che sono state depennate per contenere il prezzo del nuovo modello.
Lo schermo Triluminos presenta una buona qualità e resa cromatica, ma risente della risoluzione di soli 1.280 x 720 pixel che rapportati ai 6 pollici di diagonale si traducono in una densità di circa 245 punti per pollice, sotto la soglia “retina”. Nella pratica gli effetti non sono drammatici, ma nei testi la granulosità della matrice si percepisce e rende la lettura leggermente meno confortevole rispetto ai dispositivi top di gamma.
Le caratteristiche hardware parlano poi di un processore quad core di penultima generazione e di un solo gigabyte di memoria Ram, meno di quanto ci saremmo attesi da un phablet odierno, anche se mid-range. Le prestazioni registrate in fase di test sono dimezzate rispetto a quelle del fratello maggiore Z Ultra: la grafica 3D è il reparto dove si nota la maggior sofferenza, anche se in generale i risultati sono in linea con le performance tipiche del chipset Snapdragon 400 a bordo. La risoluzione relativamente limitata del display può aiutare, e nell’esperienza pratica il T2 non evidenzia particolari incertezze.