A questo guadagno potenziale va aggiunta un’altra interessante opportunità . Dopo aver iniziato con una singola agenzia, potete lavorare in parallelo – con le stesse immagini e le stesse keyword già inserite nei metadati delle stesse – e caricarle su altri siti di microstock. In questo modo i ricavi aumentano ulteriormente e il lavoro incrementa solo di una piccola parte, poiché la postproduzione e il noioso lavoro di ricerca delle parole chiave è già stato realizzato.
Lavorare con più agenzie contemporaneamente è sempre un vantaggio, anche se ogni agenzia cerca di premiare i fotografi che decidono di offrire l’esclusività con un ricavo superiore per ogni singola vendita. I mancati ricavi dalle altre agenzie non riescono mai a compensare il vantaggio economico offerto inizialmente dalla singola agenzia di microstock. Per tanto, meglio optare subito alla non esclusività e condividere le proprie immagini con più agenzie possibili. In questo caso però attenzione a scegliere quelle che consentono di ottenere risultati di vendita significativi, in modo da ottimizzare i propri sforzi in funzione del maggior ricavo possibile.
Per esperienza, se Shutterstock copre circa il 35-40% dei ricavi complessivi dalle agenzie di microstock, iStockphoto e Fotolia totalizzano un 30-35% equamente diviso tra le due agenzie. 123RF si attesta a circa un 10% e il restante viene condiviso dalle altre agenzie. Questo può essere un buon punto di partenza per la scelta di quale agenzia abbracciare, ma foto particolari possono trarre beneficio da altre agenzie, più specializzate nella vendita di immagini a tema (viaggi, macro, still life, food).
I guadagni possono essere riscossi una volta raggiunta una soglia minima che può variare da un minimo di 25 dollari per alcune agenzie a 100 dollari per altre. Il modo più semplice per farvi accreditare i ricavi è di associare un conto Paypal al sistema di pagamento dell’agenzia. Ma quasi tutte offrono la possibilità di pagamento via assegno o tramite account su Moneybookers/Skrill.
Un approccio semplice
Certamente l’idea di poter guadagnare con quello che è un hobby o passione è allettante, ma attenzione a non farvi prendere la mano e a sacrificare il piacere di fotografare per abbracciare l’idea di catturare solamente immagini che siano più facilmente vendibili.
Diamo per scontato che la fotografia non sarà il vostro lavoro principale, cercate di cogliere le possibilità che offrono i microstock e gestite la vostra passione in modo sempre creativo e, solo quando possibile, anche remunerativo. L’aspetto di dover sottostare a un giudizio tecnico ogni volta che proporrete qualche immagine può essere uno stimolo per cercare di migliorare la vostra tecnica fotografica.
Allo stesso modo non dovete nemmeno perdervi d’animo nel caso in cui la maggior parte delle vostre fotografie venga rifiutata. Quando qualche immagine non viene accettata, infatti, viene anche spiegato il motivo. Potete così far tesoro di queste indicazioni (a costo zero) per cercare di risolvere il problema e ottenere nel tempo immagini tecnicamente sempre migliori.
Valerio Pardi
[symple_box color=”yellow” text_align=”left” width=”100%” float=”none”]
Le principali agenzie di microstock
âžœ 123RF – it.123rf.com
âžœ Alamy – www.alamy.com
âžœ Bigstockphoto – www.bigstockphoto.com
âžœ Canstockphoto – www.canstockphoto.com
âžœ Crestock – www.crestock.com
âžœ Cutcaster – cutcaster.com
âžœ Depositphotos – it.submit.depositphotos.com
âžœ Dreamstime – it.dreamstime.com
âžœ Fotolia – it.fotolia.com
âžœ Macrografiks – macrografiks.com
âžœ Mostphotos – www.mostphotos.com
âžœ iStockphoto – www.istockphoto.com
âžœ Kozzi – contributor.kozzi.com
âžœ Jupiter Images – legacy.jupiterimages.com
âžœ Panthermedia – bildagentur.panthermedia.net
âžœ Photodune – photodune.net
âžœ Pixta – www.pixtastock.com
âžœ Scandinavian Stockphoto – www.scanstockphoto.com
âžœ Shutterfarm – www.shutterfarm.com
âžœ Shutterpoint – www.shutterpoint.com
âžœ Shutterstock – submit.shutterstock.com
âžœ Stockfresh – stockfresh.com
âžœ Veer – www.veer.com
âžœ Yaymicro – yaymicro.com
âžœ Zoonar – www.zoonar.com
[/symple_box]