Per quanto concerne le applicazioni, Google Play ne offre ancora relativamente poche (una trentina), ma è certamente l’aspetto in cui le prospettive sono più rosee: se tutt’oggi Pebble è considerato il miglior smartwatch sul mercato è proprio in ragione dell’elevato numero di software disponibili: siamo sicuri che è questione di poco tempo affinché Android Wear segua la medesima strada. Giudizio insomma rimandato per il sistema operativo Google, perlomeno di qualche mese.
Simone Zanardi
Caratteristiche tecniche
Display: 1,65″ Ips, 280 x 280 pixel (220 ppi) • Cpu: Qualcomm Snapdragon 1,2 GHz • Memoria Ram (MB): 512 • Storage interno (GB): 4 • Slot di espansione: no • Connettività : Bluetooth 4, Usb • Sensori: contapassi, accelerometro, giroscopio • Batteria (mAh): 400 • Sistema operativo: Android Wear • Dimensioni cassa (mm): 37,9 x 46,5 x 9,95 • Peso (g): 63 • Altro: microfono, telaio certificato IP67
[symple_box color=”red” text_align=”left” width=”100%” float=”none”]
Gli altri device Google Wear
Non solo Lg: altri due marchi che hanno deciso di adottare immediatamente il sistema operativo Android Wear sono Samsung e Motorola. La prima ha già lanciato il suo primo modello, il Samsung Gear Live, disponibile in Italia a 199 euro e con caratteristiche tecniche pressoché analoghe a quelle di Lg G Watch, alle quali si aggiungono il pulsante di accensione e il sensore per il rilevamento dei battiti cardiaci. La capacità della batteria (300 mAh) è invece leggermente inferiore.
Il Moto 360, che dovrebbe essere lanciato perlomeno negli Stati Uniti entro l’estate, presenta un design completamente diverso, con cassa rotonda e varianti di materiali sulla cassa e cinturini. Non si conoscono ancora le specifiche tecniche ufficiali.
[/symple_box]