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Speciale SSD: come tenerli in forma

Redazione | 9 Gennaio 2015

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Verificare lo stato di salute di un Ssd Per verificare lo stato di salute del proprio Ssd ci sono due […]

Verificare lo stato di salute di un Ssd

Per verificare lo stato di salute del proprio Ssd ci sono due approcci differenti e altrettanto efficaci: la lettura dei parametri operativi (Smart, acronimo di Self-Monitoring, Analysis and Reporting Technology) e un controllo sulle prestazioni globali. Entrambe queste attività  possono essere fatte tramite alcuni semplici software, gratuiti e di semplice utilizzo. Uno dei più diffusi in ambiente Windows è CrystalDiskInfo, un tool gratuito, disponibile anche in versione portable, che potete scaricare a questo indirizzo: https://crystalmark.info/download/index-e.html.

Per il sistema operativo OS X potete invece scaricare una semplicissima utility chiamata Smart Utility (https://www.macupdate.com/app/mac/24875/smart-utility) in grado di fornire tutte le informazioni necessarie.

I parametri Smart sono relativi alle funzionalità  base di un disco e rappresentano dal punto di vista tecnico dei contatori da tenere in seria considerazione per valutare lo stato di salute di un dispositivo. Durante la vita di un comune dispositivo di archiviazione questi parametri si incrementano ogni qualvolta accade un evento, e tengono traccia di tutto quanto successo (in termini di eventi critici) nella vita di un disco.

Alcuni di essi sono inutili per un disco allo stato solido (tempo di avvio del motore, riavvii del motore e altri simili), ma molti altri sono estremamente significativi, a volte ben di più di un disco normale. Alcuni, quasi trascurabili per un disco meccanico, rappresentano dei veri e propri campanelli d’allarme per un disco allo stato solido.

Il numero di settori riallocati, i settori non correggibili o gli errori in lettura sono dati estremamente significativi sullo stato di salute delle celle di memoria flash e devono essere presi in serissima considerazione, dato che possono indicare uno stato di salute critico del disco. Tenere in seria considerazione questi dati permette di gestire al meglio i dispositivi di archiviazione allo stato solido che, ricordiamolo, operano purtroppo in contesti in cui i sistemi operativi li trattano quasi esclusivamente come fossero dischi tradizionali.

Da ciò ne consegue anche che le normali operazioni di manutenzione su dischi magnetici (in grado di migliorarne il funzionamento) possono essere inadeguate sugli Ssd e portare a deterioramenti rapidi se effettuate troppo di frequente. Inoltre è possibile agire in maniera preventiva per evitare che il deterioramento avvenga, bypassando alcune funzionalità  dei sistemi operativi. Nelle pagine indicate qui sotto vi mostreremo come effettuare le due cose, evitando di affaticare inutilmente il disco e monitorando le sue funzionalità .
Davide Piumetti

[box type=”shadow” ]Speciale dischi SSD: come tenerli in forma
> SSD: come prevenire il decadimento delle prestazioni
> Come mantenere in salute un SSD
> Come effettuare la manutenzione “meccanica” dell’SSD
> Come effettuare la manutenzione straordinaria dell’SSD[/box]

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