Tablet e multi-utenza
In attesa di Windows 10, Microsoft offre due soluzioni distinte per i mondi smartphone e tablet. Android e iOS sono invece da molto tempo sistemi operativi pensati per girare indifferentemente su telefoni o tavolette digitali, oltre che sui cosiddetti phablet, dispositivi ibridi tra le due categorie sempre più diffusi sul mercato.
Storicamente, è stata Apple a curare al meglio l’ottimizzazione del sistema operativo per tablet; d’altro canto la casa di Cupertino poteva contare su una chiara conoscenza del dispositivo hardware su cui girava la piattaforma e, soprattutto, su un numero limitato di modelli da gestire. iOS è tutt’oggi un sistema operativo che “calza a pennello” su iPad, con applicazioni che sfruttano al meglio la risoluzione del display presentando layout differenziati in modalità landscape e portrait o menu laterali impensabili sullo schermo ridotto di uno smartphone.
Google con Android è migliorata con il tempo, e anche Lollipop segna un deciso passo avanti nella gestione delle risoluzioni tablet. Inoltre, il sistema operativo della grande G può contare su una gestione evoluta della multi-utenza, sconosciuta ad iOS. Sebbene i profili di accesso multipli siano gestibili anche da smartphone, è chiaro che è proprio uno strumento “domestico” come il tablet l’ambito in cui la condivisione tra utenti dà il meglio di sé.
Si può accedere a un sistema Android 5.0 con un normale profilo (un’utente può controllare a che applicazioni e servizi il profilo ha accesso) o in modalità ospite (analoga alle modalità incognito dei browser moderni).