Una ricerca condotta da Global Wireless Solution tra gli utenti residenziali del Regno Unito ha mostrato un trend interessante sulla percezione della qualità della connessione Wi-Fi in casa. La ricerca è stata condotta su un campione di 2.000 persone adulte ed è emerso che il 40% di esso continua a usare la connessione 3G o 4G del proprio cellulare o tablet anche quando in casa c’è la connettività Wi-Fi collegata a una linea a banda larga. Il 25% degli intervistati ha dichiarato esplicitamente che il motivo sta nella scarse prestazioni della propria rete wireless, che evidentemente non riesce a soddisfare le esigenze di velocità e stabilità richieste oggi a una connessione a Internet. È emerso anche che la stanza dove la connettività Wi-Fi è peggiore è la camera dal letto, che nelle case inglesi è spesso posizionata al secondo piano. A seguire la cucina, mentre in soggiorno di solito si hanno meno problemi.
I motivi di questa situazione, secondo la nostra esperienza, possono essere diversi. Il primo è che col passare degli anni la qualità dei modem/router wireless forniti dai provider si è notevolmente abbassata. Spesso si tratta di apparati molto economici, scelti nell’ottica del massimo risparmio, e in molti casi non riescono a fornire una copertura radio adeguata in tutta la casa. Basta spostarsi di pochi metri dal router, o interporre una parete, e la tenuta del segnale diventa problematica. Oppure può essere un problema del terminale; alcuni smartphone, economici e non, hanno seri problemi congeniti di ricezione.
Altro motivo è un cattivo posizionamento del router Wi-Fi, piazzato troppo in basso, dietro a un mobile o in un angolo remoto dell’appartamento. Va poi considerato che la ricerca della massima velocità permessa dagli standard 802.11 odierni spesso va a discapito della portata del segnale; un problema amplificato proprio dalla modesta qualità di apparati radio e antenne. Tutto ciò ovviamente escludendo problemi a monte, vale a dire della linea Adsl o broadband in genere, più gravi e ben più difficili da risolvere rispetto ai problemi sopra illustrati.
Pasquale Bruno