Una piacevole nota di colore: in un mercato che vanta numerosi prodotti tutti rigorosamente neri, il sistema Archos spicca per il suo allegro telaio blu elettrico, con cappuccio grigio. Esteticamente, oltre che per la colorazione, il PC Stick di Archos si distingue per il telaio leggermente bombato sui due lati, che porta lo spessore massimo a 14 mm.
Anche Archos, come molti altri competitor, ha scelto di adottare una soluzione di raffreddamento completamente passiva, demandando al telaio il compito di dissipare il calore prodotto dalla piattaforma Atom. Come più volte sottolineato, si tratta di una soluzione perfetta in condizioni standard, ma che entra rapidamente in crisi quando si spreme il processore.
Nessuna variazione sul tema in quanto a porte e connettori, rigorosamente replicati dalla soluzione Intel. Quello che però è il vero punto forte del PC Stick, che lo mette un gradino avanti a tutti gli altri, è il prezzo di listino. Sul mercato americano Archos è riuscita a rimanere sotto i 99 dollari (tasse escluse), mentre sul mercato europeo (Italia inclusa) è proposto a 119 euro.
Circa 20-30 euro in meno rispetto alla concorrenza. Non una differenza di poco conto. Un’altra peculiarità di questo sistema, disponibile da settembre, è il sistema operativo: Archos lo commercializza con già preinstallato Windows 10. Una (seppur minima) seccatura in meno per l’utente, che non deve aggiornare il sistema da Windows 8.1 alla nuova versione.
+ PRO
Più economico della concorrenza
Windows 10 preinstallato
– CONTRO
Sistema di raffreddamento totalmente passivo
Produttore: Archos, www.archos.com
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