A due giorni dall’apertura del CES 2016, Amd ha rilasciato le prime informazioni riguardanti la prossima architettura grafica che debutterà nel corso di quest’anno e che prenderà il nome di Polaris.
Polaris – il nome deriva proprio da quello della stella polare boreale – rappresenterà un passo importante per Amd che con la quarta generazione dell’architettura GCN (Graphics Core Next) punta a incrementare efficienza, potenza e funzionalità per compiere un salto in avanti significativo rispetto alle precedenti generazioni. Al momento non sono stati rilasciati dettagli precisi sulle soluzioni tecniche adottate con Polaris, ma Amd ha indicato quelli che sono i punti chiave sui quali è intervenuta per raggiungere l’obiettivo prefissato.
Dopo anni con Amd e Nvidia al palo sul fronte della tecnologia produttiva, sembra essere finalmente giunto il momento per il debutto della tecnologia FinFet anche nel segmento dei processori grafici. Le slide presentate da Amd non lasciano dubbi: l’architettura Polaris sarà prodotta con tecnologia FinFet a 14 nanometri e il suo arrivo sul mercato è previsto – salvo variazioni di programma – per la metà dell’anno.
Gran parte dei blocchi funzionali dell’intero impianto architetturale sono stati sottoposti a una profonda revisione, tenendo però ferme le fondamenta che caratterizzano tutti i processori grafici appartenenti alla generazione GCN.
Polaris avrà un Command Processor migliorato, un Geometry Processor più evoluto e dei blocchi GCN rivisti e capaci di offrire una maggiore efficienza sia in termini prestazioni sia energetici. Il motore di calcolo principale sarà affiancato da una sezione multimediale rivista e decisamente più potente e aggiornata rispetto a quella di generazione precedente; Polaris sarà in grado di eseguire la codifica e decodifica di contenuti con risoluzione 4K in formato h.265. Tutta l’architettura sarà supportata da una memoria cache di secondo livello (L2) più veloce e capiente e da un controller di memoria più efficiente; questo sarà abbinato molto presumibilmente alla tecnologia di memoria HBM (High Bandwidth Memory) che Amd ha introdotto nel corso del 2015 sulle ammiraglie Radeon Fury X e Nano dotate di processore grafico Fiji. Amd potrebbe adottare sin da subito la seconda generazione di questa tecnologia di memoria, così da superare la limitazione dei 4 Gbyte complessivi che ha caratterizzato proprio le schede grafiche rilasciate lo scorso anno.
Infine, ci saranno novità anche sul fronte del motore che gestisce le uscite video: Polaris supporterà , infatti, gli standard Hdmi 2.0a e Displayport 1.3, così da essere compatibile con le moderne generazioni di display con risoluzioni 4K e superiori, senza limitazioni sulle frequenze di aggiornamento delle immagini.
Amd e il Radeon Technologies Group, che si occupa dello sviluppo delle soluzioni Radeon, hanno messo in campo molte carte importanti. A questo punto non resta che attendere maggiori dettagli relativi a Polaris e gli annunci relativi all’avanzamento dei lavori del progetto Pascal di Nvidia.