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Smarthome

Il Giappone punterà  sui robot parlanti per la cura della demenza senile

Davide Micheli | 3 Giugno 2016

IA Smarthome

Dal Giappone ci giunge la notizia che, nel corso dei prossimi anni, tante persone affette da malattie neurodegenerative verranno assistite da robot parlanti: è l’alba di una nuova era nel trattamento di queste gravi patologie?

Oggi, amiche ed amiche del blog di PC Professionale, vogliamo parlarvi di una notizia che ci giunge direttamente dal paese del Sol Levante, da sempre un punto di riferimento per quanto riguarda l’innovazione tecnologica e i cambiamenti all’interno della società : in Giappone, infatti, nel corso dei prossimi anni, verranno utilizzati in maniera sempre più frequente i robot parlanti per le terapie rivolte a persone affette da demenza.

Per la cura di queste persone malate, il contatto con qualcuno che le stimoli ad esprimersi, avendo un dialogo con le stesse, è di fondamentale importanza: il calore umano, d’altro canto, può fare tanto per alleviare le sofferenze di questi esseri umani. La news nipponica, quindi, potrebbe lasciare senza parole – di primo acchito – pensando a quanto possa essere innaturale la scelta di sostituire la presenza umana con una macchina.

D’altro canto, in strutture sovraffollate o, ancora, nei casi di persone abbandonate a sé stesse, davanti ad una televisione, accade spesso che la vicinanza di un essere umano per le necessità  del malato non sia poi così costante come ci si aspetterebbe. Ecco perché nel paese del Sol Levante i robot parlanti come Pepper di SoftBank – ritratto nell’immagine qui sopra – da qui ai prossimi anni rappresenteranno una risorsa molto ambita.

La capacità  di autoapprendimento di questi robot parlanti, dei quali Pepper è soltanto un esempio di ciò che si potrà  trovare sul mercato in futuro, dovrà  certo essere supportata da soluzioni software evolute, come per esempio Ninnin Pepper, un programma sviluppato ad hoc per la terapia con persone affette da demenza e che è stato pure premiato lo scorso anno.

Secondo uno studio reso noto da Digitimes Research, infatti, entro il 2021 il mercato giapponese dei robot parlanti per le persone malate di demenza varrà  15 milioni e mezzo di dollari, più di tre volte rispetto ai dati del 2014. Secondo il ministro del lavoro e del welfare del Giappone, entro il 2025, circa un quinto delle persone oltre i 65 anni saranno malati di demenza senile, cifre che non possono lasciare indifferenti gli operatori del settore.