Quando si effettua una ricerca siamo abituati a digitare delle keyword, o ancora, a dettare le stesse attraverso comandi vocali. Ma quello che promette di fare Blippar, il visual browser realizzato da una società londinese, è davvero molto più avvincente.
L’omonima startup che ha sede nella capitale britannica, infatti, ha realizzato prima di tutto un browser visivo (che utilizza quindi il senso della vista), associando allo stesso tutta la potenza offerta dal machine learning, con il risultato che Blippar è in grado di riconoscere gli oggetti che può vedere attorno a sé attraverso la fotocamera dello smartphone .
Dopo aver svolto questa prima analisi il visual browser propone una serie di risultati correlati a ciò che è stato immortalato: già a questo punto, si può facilmente capire come Blippar possa segnare una vera e propria rivoluzione all’interno del mondo dei motori di ricerca, permettendo di utilizzare le informazioni visive per svolgere delle ricerche.
Attraverso la tecnica dell’autoapprendimento e mediante la crescita del database, Blippar riesce a riconoscere un “oggetto” (in questo senso, potrebbe trattarsi tanto di un vegetale, quanto di un animale o di una location) a partire da quelle che possono essere le sue caratteristiche.
I risultati di ricerca proposti potrebbero ricordare una sorta di tag cloud, trattandosi di una serie di parole – in relazione con l’immagine – mostrate a schermo: gli stessi risultati vengono velocemente scremati da Blippar che, in seguito, offre una o più risposte, con tanto di significati e contenuti correlati, per approfondire meglio la conoscenza dell’oggetto.
Date uno sguardo a questo video per comprendere il potenziale di questo visual browser: