La ricerca di soluzioni tecnologiche sempre più in linea con le necessità – da una parte – dei pazienti e – dall’altra – del personale sanitario si tradurrà in una costante crescita del bisogno di piattaforme IoT e di gadget wearable. A questo proposito, l’analista Frost & Sullivan ha realizzanto uno studio dedicato a questo particolare mercato che farà segnare performance molto interessanti.
Secondo l’analisi, infatti, se nel corso del 2015 le vendite di soluzioni IoT e di device indossabili nel comparto medico hanno superato i 5 miliardi di dollari (per la precisione, 5 miliardi e 100 milioni), entro il 2020, le previsioni arrivano ad indicare che gli introiti per le aziende attive in questo settore potranno contare su un mercato che varrà quasi 19 miliardi di dollari, con quasi un quadruplicamento del valore totale.
Nel dettaglio, Frost & Sullivan indica come il tasso di crescita annuale composto dei gadget wearable utilizzati per monitorare lo stato di salute dei pazienti farà registrare un valore pari al 27,8 percento, mentre, per quanto riguarda la performance delle vendite di dispositivi indossabili per uso medico o clinico, il tasso di crescita (CAGR) sarà pari al 32,9 percento.
Per riuscire a far breccia in un mercato comunque ben differente da quello consumer, dove gli indossabili con funzioni fitness riescono a conquistare l’utente, secondo l’analista i cosiddetti gadget wearable per il settore medico dovranno dimostrare di assicurare un’accuratezza elevata nella raccolta delle informazioni e, soprattutto, dovranno permettere una maggior flessibilità nel lavoro quotidiano, con una condivisione ottimale dei dati.
In conclusione, se fino ad oggi la vendita di alcuni device e di alcune piattaforme IoT non ha raggiunto risultati soddisfacenti – secondo Frost & Sullivan – il motivo è da ricercare principalmente nella complessità di questi prodotti, che richiedono un approccio forse troppo ingegneristico – da parte del personale sanitario – e quindi poco intuitivo.