Costerà cara la nuova CIE, la carta d’identità elettronica che, finita la fase di sperimentazione, sarà erogabile dai primi 200 degli oltre 8.000 comuni italiani a partire dal 4 luglio. Fra cambio (13,76 euro), Iva e diritti fissi e di segreteria il totale ammonterà a circa 22 euro. Fra i primi comuni pronti a partire sono ovviamente presenti i più grossi come Roma (da metà luglio), Milano (da inizio settembre), Napoli (fine luglio), Torino, Bologna, Firenze, Genova, Trento, Bolzano, Trieste, Venezia, Bari e Lecce. La notizia si è appresa da una circolare emessa dal Ministero dell’Interno, mentre il costo è stato definito dal Ministero dell’Economia e della finanza. Tutte le strutture comunali coinvolte saranno dotate della strumentazione necessaria (come scanner per impronte e lettori di smart card) per l’emissione del documento che permetterà di spostarsi in Europa più agevolmente e di ottenere le credenziali SPID, il sistema pubblico di identità digitale.
Com’è fatta la nuova Cie
Si tratta semplicemente di una smartcard che conterrà oltre a dati biometrici dei cittadini come le impronte digitali, anche i dati anagrafici, la firma autografa, il codice fiscale e sarà protetta da duplicazioni fraudolente grazie a ologrammi, e sfondi come di fatto già accade con le banconote. Il documento non sarà consegnato contestualmente alla richiesta, ma sarà spedito al domicilio perché prima della convalida dovrà essere certificato dal Centro nazionale per i Servizi Demografici (CNSD) del Ministero dell’Interno. Il tempo previsto per il rilascio è comunque abbastanza breve: circa sei giorni lavorativi. Nell’attesa, come già accade con il rinnovo della patente di guida, il cittadino riceverà un documento provvisorio chiamato cartellino.
L’emissione del documento si potrà richiedere direttamente nella Comune di appartenenza oppure si potrà prenotare accedendo alla pagina dedicata www.cartaidentita.interno.gov.it.