Torniamo a parlare dell’intelligenza artificiale, focalizzandoci su quella creata da Big G: il mondo di Google DeepMind è davvero affascinante e, con tutte le conquiste che è stato in grado di inanellare fino a oggi, ci suggerisce scenari futuri molto interessanti. L’ultimo passo avanti compiuto dall’AI della società di Mountain View è sempre nel campo ludico: ora riesce infatti a giocare a calcio con una formica virtuale.
Il simpatico esperimento condotto dal team di ricerca delle reti neurali della società di Sundar Pichai, può inizialmente far sorridere: la rappresentazione dell’animaletto nelle vesti di un calciatore intento ad allenarsi per segnare clamorosi goal, è tuttavia la prima dimostrazione “tangibile” di come sia possibile effettuare una vera e propria manipolazione robotica attraverso la creatura di Google.
Difficile infatti non collegare i risultati ottenuti dal team di ricerca di Mountain View con quanto si è già visto fare dall’AI di DeepMind nella sfida di Go, dove le reti neurali hanno avuto la meglio su un campione di questo antichissimo gioco da tavolo proveniente dalla Cina, o ancora, agli sviluppi clamorosi ottenuti con Montezuma’s Revenge, quando la macchina ha appreso le tecniche di gioco, migliorando sensibilmente le sue performance.
Con il test della formica-calciatore, secondo le poche informazioni rilasciate da Google al riguardo, DeepMind si è dovuta confrontare con la necessità di imparare quali fossero i movimenti corretti da compiere nello spazio di gioco, senza che avesse ricevuto delle istruzioni in precedenza: l’AI di Mountain View, poi, ha anche dovuto scoprire da sola quale fosse la giusta maniera di far finire il pallone in rete.
Che cosa sarà in grado di fare in futuro DeepMind, senza ricevere istruzioni?
https://www.youtube.com/watch?v=XTAx-DwAHp4