Non sono pochi gli analisti che si attendono annunci importanti circa la futura strategia di HTC: l’azienda taiwanese, infatti, sembra non aver trovato ancora un prodotto in grado di rilanciarla sul mercato, riducendo le perdite finanziarie che ancora gravano sull’azienda. Anche a causa di performance poco entusiasmanti fatte registrare dagli smartphone, ora, all’interno di HTC qualcuno sta pensando di scorporare le attività della realtà virtuale dal resto del business.
In sostanza, HTC Vive e tutte le innovazioni VR che il brand asiatico sta sviluppando, potrebbero confluire in una nuova azienda sussidiaria, separata dalla casa madre. Questa mossa sarebbe dettata dalla necessità , secondo alcuni analisti, di differenziare ciò che di promettente può offrire l’azienda di Cher Wang, che sembra ben posizionata in un mercato – quello della realtà virtuale – che crescerà molto nei prossimi anni.
La scelta di scorporare le attività legate al mondo di HTC Vive potrebbe anche convincere gli investitori a puntare maggiormente sulla sussidiaria VR, che de facto non si troverebbe a condividere i medesimi destini della divisione smartphone, alle prese con un calo di popolarità che davvero non sembra trovare, almeno fino ad ora, una netta inversione di rotta capace di spingere al rialzo le vendite dei device mobili.
Al momento non sono stati resi noti i tempi entro i quali l’azienda taiwanese procederà allo scorporo della divisione della realtà virtuale, tuttavia, è verosimile che questa operazione possa essere portata a termine soltanto dopo un’analisi approfondita dei dati relativi alle vendite dei device VR nel corso di questo 2016.