La rivoluzione tecnologica che sta rendendo “intelligenti” tantissimi oggetti che, in passato, sono sempre stati sfruttati in maniera unicamente passiva, ora arriva anche ad interessare il concetto di città smart. Grazie al lavoro congiunto del team di Google e di quello di Sidewalk Labs, una società che Big G controlla da poche settimane, è nato infatti il gestionale Flow, pensato per rendere più interconnesse e intelligenti anche le città .
Questa notizia è stata resa nota da The Guardian e, sempre secondo lo stesso quotidiano, l’azienda di Mountain View avrebbe anche proposto alla capitale dell’Ohio (Colombus) di utilizzare il suo software – che in pratica sfrutta le tecnologie di cloud e del machine learning – per migliorare la gestione di alcuni aspetti che riguardano in modo particolare la mobilità , vero e proprio di tutte le città del mondo.
In particolare, Flow ha una funzione per la gestione dei parcheggi disponibili in città . Infatti mantiene aggiornata in tempo reale la disponibilità dei posti auto, mostrando gli spazi liberi direttamente sulle automobili (in un modo paragonabile a come le Google Car interagiscono con Google Maps) o sugli smartphone, ottimizzando in questo il traffico e l’occupazione dei posteggi.
Nel concetto di città smart promosso da Flow, ci sarebbe una novità – sempre legata ai parcheggi – molto interessante anche per i proprietari di posti auto: gli stessi, collegandosi al software gestionale, potrebbero infatti proporre in affitto i loro posteggi, contribuendo in questa maniera ad ottimizzare gli spostamenti degli utenti, promuovendo un’occupazione razionale delle aree disponibili a questo scopo.
Anche le forze dell’ordine potrebbero poi utilizzare i dati raccolti attraverso Flow per rendere più mirata la loro azione di contrasto contro le trasgressioni commesse dagli automobilisti nel parcheggiare i loro veicoli.
Quale comune italiano avrà il coraggio di adottare un simile prodotto?