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Microsoft: 10.000 dollari per l’aggiornamento indesiderato di Windows 10

Davide Micheli | 29 Giugno 2016

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Un aggiornamento indesiderato di Windows 10 costa caro a Microsoft: una donna, infatti, ha citato l’azienda di Redmond in tribunale, ottenendo 10’000 dollardi di risarcimento per il suo computer reso inservibile da un errore nell’update.

Che cosa capita quando un aggiornamento non desiderato porta a compromettere il normale funzionamento di un PC? La vicenda che ha interessato Microsoft, è una di quelle destinata a creare un precedente interessante: una donna californiana, Teri Goldstein, aveva infatti scelto di non procedere all’aggiornamento di Windows 10 sul suo computer, procedura che comunque il sistema operativo ha portato lo stesso a compimento.

Di per sé la questione non avrebbe alcunché di eclatante, se soltanto al termine della procedura di aggiornamento il computer della signora statunitense non fosse diventato quasi inservibile. E di fronte al suo strumento di lavoro compromesso, l’utente ha poi deciso di citare in giudizio l’azienda di Redmond, con il risultato che la società  di Satya Nadella ha deciso di pagare 10.000 dollari di risarcimento per i danni causati.

La Goldstein, si sarebbe infatti trovata di fronte un computer con prestazioni nettamente rallentate e, soprattutto, funzionante in modo intermittente, secondo quanto riportato dalla stampa statunitense che si è interessata alla vicenda. Questo, al termine della procedura di update dell’OS di Redmond che, la stessa donna, ha affermato di non aver mai autorizzato, non avendo nemmeno mai ricevuto una richiesta per avviare l’aggiornamento.

Prima di rivolgersi al tribunale, però, la donna avrebbe preso contatto con l’assistenza clienti dell’azienda, senza ottenere mai una risposta ai problemi da lei segnalati: questo aspetto l’avrebbe spinta a richiedere un risarcimento economico, perché il computer in questione era utilizzato per gestire la sua agenzia di viaggi, con il risultato che il giudice ha ordinato alla società  di Satya Nadella di pagare per i danni subiti dall’utente.