Anche il mercato della realtà aumentata – così come quello della realtà virtuale – offre grandi opportunità di crescita: Google ha intuito questo potenziale, lanciando il suo Tango Project e, per sostenere al meglio questa iniziativa, Big G avrebbe scelto di stringere una partnership con Qualcomm, attraverso la quale quest’ultima realizzerebbe dei processori dedicati appunto alla tecnologia di realtà aumentata di Mountain View.
Questa potrebbe essere la sintesi ideale degli ultimi rumor che girano sul web circa la vicenda: addirittura, l’azienda di Sundar Pichai potrebbe essere coinvolta da più di un anno e mezzo in questo progetto con la società di San Diego, volto a gettare le basi perché Project Tango possa poi conoscere una maggiore diffusione sul mercato, grazie appunto a processori dedicati all’elaborazione dei contenuti di realtà aumentata per device mobili.
Una dimostrazione di questa tesi, giungerebbe dalla recente presentazione – da parte dell’azienda cinese Lenovo – del suo nuovo Phab2 Pro, uno smartphone concepito per assicurare l’esperienza utente di Project Tango, nella cui dotazione hardware, si trova appunto un processore realizzato dall’azienda di Steven Mollenkopf, vale a dire, il nuovo Qualcomm Snapdragon 652.
Secondo il produttore di processori, in ragione del grande lavoro di ottimizzazione svolto, la realtà aumentata di Big G avrebbe un impatto molto più contenuto in termini di consumi, rispetto a tante altre app molto diffuse tra gli utenti dei device mobili.
Grazie ai nuovi processori di Qualcomm, smartphone e tablet non avrebbero quindi bisogno che di un paio di sensori ad hoc (movimento e profondità del campo), favorendo anche presso i produttori di device la diffusione di Tango, che potrebbe peraltro – secondo alcune indiscrezioni – contare sulla compatibilità nativa garantita dai nuovi processori 6xx e 8xx dell’azienda di San Diego.