La tecnologia – soprattutto per quanto riguarda le soluzioni di intelligenza artificiale – sta diventando sempre più presente e rilevante in ogni ambito della vita umana, in maniera particolare nella medicina: l’ultima news relativa all’AI nel mondo medico ci giunge dai Paesi Bassi, e più precisamente dall’Università di Amsterdam, dove alcuni ricercatori hanno lavorato a un software per la diagnosi precoce dell’Alzheimer.
Attraverso un percorso di “addestramento” della macchina, l’intelligenza artificiale mette a disposizione la sua potenza per fare una scansione intelligente dei diagnostici: attraverso un’analisi del referto medico del paziente, l’AI riesce infatti ad individuare se una persona possa manifestare i primi segnali dell’insorgenza della malattia neurodegenerativa, o al contrario, se l’individuo non presenti alcun tipo di problema di salute.
I test hanno richiesto l’utilizzo di una particolare forma di risonanza – in grado di riportare una mappatura dei flussi sanguigni nelle aree cerebrali – associata a sua volta a un’intelligenza artificiale: quest’ultima, analizzando le caratteristiche della mappatura, è in grado di individuare eventuali anomalie nei flussi, che permettono di stabilire se una persona presenti i primi segni di declino cognitivo o una forma avanzata di demenza.
Attraverso i report dell’AI, poi, i ricercatori sono stati in grado di fare in modo molto accurato diagnosi e prognosi per ogni persona esaminata, coinvolgendo in questo esperimento – che ha visto affiancati personale sanitario e intelligenza artificiale per la diagnosi precoce dell’Alzheimer – alcune centinaia di persone sane e (purtroppo) malate, pubblicando i risultati sulla rivista di settore Radiology.