Non c’è app per la messaggistica che stia vivendo un momento di estrema popolarità al pari di Snapchat: dopo il clamoroso sorpasso su Twitter per numero di utenti, l’applicazione è riuscita a conquistarsi un posto di primo piano anche come fonte di informazione per tantissimi giovani e, proprio dalla galassia dei giovanissimi, arriva una clamorosa class action ai suoi danni, proposta a causa dei contenuti per adulti visualizzati senza alcun filtro.
Ad aver dato il via a tutto, è stato un quattordicenne californiano il quale, insieme con sua madre, si è rivolto allo studio legale Geragos & Geragos – noto per aver patrocinato clienti tra i quali Michael Jackson e Chris Brown – per avviare una class action nei confronti di Snapchat, ritenuta responsabile di non aver adottato alcun tipo di sistema di controllo per impedire che i contenuti destinati al pubblico adulto siano visibili dai minorenni.
Per la loro iniziativa, il giovane e la madre puntano a coinvolgere il maggior numero possibile di giovani tra i 13 e i 17 anni che abbiano creato un account per utilizzare la popolare app a partire dal 27 gennaio 2015, richiedendo che la società di Snapchat sia chiamata a rispondere dei “danni arrecati a questi utenti in seguito alla visualizzazione dei contenuti per adulti tramite la funzione Discover presente nell’applicazione.”
Dal canto suo, l’azienda ha sottolineato come non possa controllare quanto pubblicato dagli editori nell’area comune di Snapchat, e ancora, di non poter intervenire in alcuna maniera per impedire che accada quanto lamentato dai promotori della class action. Staremo quindi a vedere come evolverà questa iniziativa contro la popolare app di messaggistica.