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Editoriale | Magazine

Comportamenti online rischiosi in viaggio

Michele Braga | 13 Luglio 2016

Editoriale

I risultati di una ricerca eseguita da Kaspersky Lab mostrano che mentre siamo in viaggio siamo più esposti al rischio […]

I risultati di una ricerca eseguita da Kaspersky Lab mostrano che mentre siamo in viaggio siamo più esposti al rischio di adottare comportamenti potenzialmente pericolosi per la sicurezza dei nostri dati. Il maggiore rischio è dovuto al fatto che una volta lontani da casa o dai luoghi che frequentiamo abitualmente e dai quali ci connettiamo con i nostri dispositivi mobili tendiamo ad abbassare la guardia e ad adottare comportamenti a rischio. A casa siamo collegati alla rete Internet domestica che magari abbiamo messo al sicuro, mentre per i luoghi che frequentiamo abitualmente ci siamo informati e sappiamo cosa fare e cosa evitare di fare mentre siamo connessi a Internet. In viaggio, soprattutto all’estero, l’esigenza di connettersi a Internet ci porta a tralasciare alcune buone abitudini pur di riuscire ad accedere alla Rete.
La ricerca di Kaspersky Lab ha coinvolto 11.850 persone in tutto il mondo e ha messo in luce non solo l’aspetto del quale abbiamo appena parlato, ma anche una incauta approssimazione in merito all’utilizzo e alla custodia dei nostri dispositivi elettronici. Il 28% del campione analizzato ha, infatti, affermato di aver lasciato incustodito il proprio smartphone, tablet o notebook all’interno di un ufficio per lo più sconosciuto, mentre il 19% ha affermato di aver lasciato i propri dispositivi elettronici in custodia alla portineria di un albergo. Ancora, la necessità  di chiedere a qualcuno di immortalarci in una foto con il nostro smartphone ha portato il 18% del campione analizzato a lasciare il proprio dispositivo nelle mani di sconosciuti.

Sono poi molti coloro che non valutano attentamente le modalità  di connessione o la possibilità  che qualcuno ci stia ascoltando. L’82% del campione ha affermato che sceglie aree Wi-Fi pubbliche non protette, come ad esempio quelle terminal degli aeroporti o delle stazioni, quelle delle sale caffè e delle sale di attesa degli hotel. In realtà , questa è per molti di noi un’abitudine: il 28% utilizza Wi-Fi pubblici all’estero molto più che a casa ed il 18% non prende alcuna precauzione per connettersi in sicurezza.
Il 33% ha ammesso di visitare portali e di utilizzare app che trattano dati sensibili su Wi-Fi all’estero dal proprio dispositivo personale senza adottare precauzioni specifiche. Addirittura il 48% degli intervistati ha ammesso di eseguire operazioni attraverso il proprio conto bancario online, mentre il 46% ha eseguito shopping online lontano da casa.
Stando a quanto rilevato dal Kaspersky Lab, sul totale dei consumatori che sono stati oggetto di un cyber attacco all’estero, il 20% di questi non aveva alcuna idea di quale potesse essere l’origine.

Morten Lehn, General Manager Italy di Kaspersky Lab, ha dichiarato che “In vacanza è naturale volersi rilassare ma troppo spesso questo significa anche abbassare totalmente la guardia per esempio quando si tratta di connettersi a Internet. Il nostro buon senso sembra dare forfait: è consigliabile connettersi? E fare un post sui social media? La risposta è: certo che si può ma vi suggeriamo, se siete all’estero, di prendere precauzioni supplementari. Assicuratevi di adottare un comportamento cyber-savvy e utilizzate strumenti per proteggere voi stessi e mettere al sicuro i vostri dati personali”

A tal proposito, una delle abitudini che si dovrebbe adottare quando ci si connette a una rete che non conosciamo e della quale ignoriamo il livello di sicurezza è quello di utilizzare un servizio VPN (Virtual Private Network).
In questa breve guida vi spieghiamo a grandi linee che cosa è una VPN e perché vale la pena utilizzare tale tecnologia per essere sicuri che occhi indiscreti o male intenzionati possano sottrarci informazioni sensibili.