Sono lontani i tempi in cui la piattaforma di Vine – poi acquisita nel corso dell’autunno 2012 da parte del social network Twitter – catalizzava l’attenzione di tutti coloro i quali volessero condividere filmati brevi e, nell’analizzare questo fenomeno, qualcuno ha messo in correlazione il trend negativo dell’App acquisita dall’azienda di San Francisco con la sempre più crescente popolarità di una killer application come Snapchat.
In effetti, a prendere in considerazione il trend di visitatori unici fatti registrare nel corso del periodo compreso tra il mese di maggio 2015 e giugno 2016, ci si accorge come il declino della prima app sia accompagnato specularmente dalla crescita della seconda: se Vine da una parte si è vista contrarre i visitatori unici da 30 a 24 milioni, dall’altra Snapchat è passata da 35 a 53 milioni.
Questo trend negativo si potrebbe da una parte ascrivere ai cambiamenti in corso a livello dirigenziale in casa Vine: dopo l’addio di Jason Toff all’inizio 2016 – che ha scelto di abbracciare una nuova sfida nel mondo della realtà virtuale di Google – l’arrivo di Hannah Donovan sembra aver convinto molti collaboratori ad abbandonare la nave, quasi come se gli stessi non considerassero questa figura esterna a Vine la persona giusta.
Dal canto suo, Twitter ha ribadito il sostegno a Vine, considerando questa app come un progetto essenziale per la società di San Francisco. Ma al momento, in tanti attendono di vedere quali progressi potrà portare, in termini commerciali, la scelta di nominare Hannah Donovan alla testa del progetto di rilancio dell’app per la condivisione dei video.